Castello di Annone: sono nove i tunisini scappati dal centro di accoglienza
Salgono a nove i tunisini fuggiti dall’hub di Castello di Annone, a pochi chilometri di Asti. Dopo il primo scappato nella mattinata di ieri, nella scorsa notte altri otto sono riusciti a uscire dal centro di accoglienza senza far più ritorno. Probabilmente tutti sono fuggiti attraverso un buco nella recinzione che costeggia il grande parco di circa 52 ettari della ex polveriera dell'aeronautica.
La Polizia di Aosta è riuscita, però, a rintracciarne già due. Gli immigrati scappati da Castello di Annone stavano viaggiando su un'automobile di un connazionale tunisino residente in Francia. Subito sono aumentati i controlli della Questura di Asti che è, ora, in stretto contatto con i colleghi frontalieri del confine francese.
Gli immigrati erano risultati negativi al tampone Covid-19
Il presidente Cirio insieme al prefetto di Asti in visita all'hub di Castello di Annone
Gli immigrati sono risultati tutti negativi al primo tampone effettuato dopo lo sbarco e, proprio nella giornata di oggi, l'ASL di Asti si è recata all'hub a effettuare un secondo controllo. Erano in settantadue i migranti arrivati dalla Calabria a Castello di Annone, tra cui dieci donne e dieci bambini. Di questi la grande maggioranza è di nazionalità tunisina; ci sono poi un libico, due nigeriani e un ragazzo del Bangladesh.
La sorveglianza dell'hub è garantita da un presidio costante di forze dell'ordine a rotazione tra Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza. A tal proposito la Prefettura aveva annunciato l'arrivo ad Asti di agenti supplementari, in supporto ai colleghi, proprio per il controllo del centro di accoglienza.
Solo pochi giorni fa il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio era stato in visita all'hub dove aveva criticato il Governo per la decisione di aver dato il via libera all'arrivo, nell'hub, di nuovi profughi.