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Cronaca

Quattro furti in sei mesi al negozio "Dualband"
Esasperati i titolari: «La sicurezza dov'è?»

Il quarto furto in sei mesi ai negozi di telefonia Dualband di Asti. E’ avvenuto nella notte di martedì, intorno alle 3,30, presso la sede di Quarto. Cinque uomini hanno preso a colpi di mazza il

Il quarto furto in sei mesi ai negozi di telefonia Dualband di Asti. E’ avvenuto nella notte di martedì, intorno alle 3,30, presso la sede di Quarto. Cinque uomini hanno preso a colpi di mazza il vetro della porta di ingresso ed hanno fatto irruzione, saccheggiando gli espositori dei telefoni e tablet. Un residente ha sentito i rumori ed ha assistito impotente all’intera azione della banda di malviventi: ha chiamato subito i carabinieri, ma quando i militari sono arrivati sul posto i ladri avevano già fatto razzia e si erano già allontanati indisturbati. In lacrime ha poi raggiunto i titolari del negozio, raccontando quanto era successo.

E’ la terza volta che lo stesso negozio di Quarto viene preso di mira dai ladri: negli episodi avvenuti negli scorsi mesi di maggio e agosto era stata usata un’auto come ariete per farsi strada nei locali. Sistema che non è più stato usato, probabilmente perché a difesa degli infissi ci sono ora strutture più robuste. E nemmeno un mese fa la “spaccata” al negozio Dualband di corso Savona, dove due ragazzi, a volto scoperto, con la griglia di un tombino hanno sfondato il vetro della porta e poi le vetrine degli espositori, riempiendo gli zaini di telefoni e tablet. Sensazione di abbandono e frustrazione da parte dei titolari, che non ne possono più della situazione in cui si trovano a lavorare.

«"La figura del Prefetto è caratterizzata da un duplice ruolo: egli è preposto all'attuazione delle direttive ministeriali e al coordinamento delle forze di polizia ed è anche responsabile provinciale dell'ordine e della sicurezza pubblica"; "Il Prefetto predispone piani coordinati di controllo del territorio che i responsabili delle forze di polizia devono attuare": è quanto si legge sul sito della Prefettura. Ma la Pubblica Sicurezza dov'è? Quali sono le misure che pensa di attuare per arginare questa situazione? – chiede uno dei titolari dell’attività commerciale – Parlo non solo per noi, ma in nome di tutte le attività e persone che negli ultimi mesi hanno subito furti e aggressioni. Svolgiamo il nostro lavoro onestamente e con fatica, paghiamo le tasse che dovrebbero servire anche a garantirci quella sicurezza che questa città da mesi ormai non sa più cosa sia. Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni e in balia di delinquenti che agiscono indisturbati. Mi vergogno di essere cittadino di una società civile che di civile non ha più niente. Scrivo questa lettera sfiduciato ed esasperato, con la triste convinzione che non servirà a niente. Ma, in alternativa, dovremmo stare sempre zitti?».

m.m.t.

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