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Cronaca
Codice Rosso

Questore di Asti: «Denunciare le violenze in casa è difficile, ma ci si guadagna una nuova vita»

Facendo il raffronto fra gli interventi delle Volanti per liti in casa con querele e ammonimenti emerge una grande “sacca” di casi sospesi

Se prosegue questo trend, il 2024 segnerà un record di ammonimenti per stalking e violenza domestica firmati dal Questore, Marina Di Donato. Ad oggi, dall’inizio dell’anno, ne ha già siglati 4. E sono tanti se si considera che nel 2020 furono 2, nel 2021 (in recupero dal Covid) furono 11, nel 2022 se ne registrarono 3 e l’anno scorso 6 in totale.
«L’ammonimento, è uno strumento molto importante – spiega il Questore – ma per quanto i numeri siano in crescita, lascia scoperta una “sacca” di situazioni in famiglia molto pesante. Infatti, se analizziamo gli interventi delle Volanti, nel 2023 ne sono stati fatti 172 per liti domestiche. Di queste, sicuramente una parte è confluita in una denuncia, altre sono state un episodio isolate, ma rimane ancora fuori una grande fetta di situazioni “calde”».
Situazioni che, comunque, non vengono ignorate dalle forze dell’ordine.
«Le persone, e le donne in particolare, devono sapere che noi analizziamo ogni segnalazione che ci viene rivolta. Anche se poi non scaturisce in querela o ammonimento. Prendiamo informazioni, valutiamo il contesto e, se è il caso, avviamo un monitoraggio che consente di seguire con discrezione l’evolversi del conflitto in famiglia».
Di qui l’invito del Questore Di Donato rivolto alle donne che vivono una situazione da Codice Rosso: «Rivolgetevi alle istituzioni e alle forze dell’ordine, perchè siamo in grado di aiutarvi, di seguirvi, di affiancarvi nella denuncia e in quello che segue. Insieme al Centro Antiviolenza L’Orecchio di Venere, all’Asl e ad altri “attori”, formiamo una rete di protezione in grado di restituire una vita sicura e dignitosa alle donne vittime di violenza. E’ un percorso non facile, lo ammetto, ma vale la pena farlo, perchè consente di riappropriarsi della propria vita e del proprio futuro. E questo le donne lo devono sapere».
Sono tante quelle che, dopo un periodo più o meno lungo di “buio”, costrette ad un legame tossico e violento, hanno ritrovato la serenità.
Grazie anche ad alcuni strumenti tecnologici che vengono incontro anche ad un desiderio di poter riprendere una vita sociale normale senza la paura costante di essere bersaglio dei propri ex o dei propri stalker in generale.
Sempre più diffuso, ad esempio, il braccialetto elettronico applicato allo stalker e tarato sulle prescrizioni previste dal divieto di avvicinamento. La donna indossa un dispositivo in grado di segnalare subito la violazione di tale decreto di avvicinamento e può così alzare il suo livello di attenzione.
Ma lo stesso segnale arriva, in contemporanea, alla centrale della Questura che si mette subito in contatto con la donna per verificare se si trovi in una situazione di pericolo o se l’avvicinamento è stato solo casuale e si è già risolto.
Spesso senza che la donna neppure si accorga della vicinanza dello stalker.

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