Per i giudici è colpevole di rapina a una filiale della CR Asti, avvenuta due anni fa. Durante la sua arringa, l'avvocato difensore aveva chiesto lassoluzione perché gli indizi non avrebbero dato la certezza dellidentità. Il pm Vitari, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto una condanna a sei anni e 8 mesi e un anno in una casa di lavoro…
Quattro anni e mezzo: questa la condanna che il tribunale di Asti ha inflitto ieri a Carlo Ritrovato, 25 anni, accusato di essere stato il rapinatore che ha portato a segno un colpo alla Cassa di Risparmio di Asti di Motta di Costigliole nel maggio di due anni fa. Il pm Vitari, al termine della sua requisitoria aveva chiesto una condanna superiore, a sei anni e 8 mesi chiedendo anche un anno in una casa di lavoro in Sardegna e la dichiarazione di delinquente abituale; ultime richieste, queste due, respinte dal tribunale. Il suo difensore, lavvocato Cravero, ha insistito sulla richiesta di assoluzione sulla base di una non certa identificazione di Ritrovato quale rapinatore.
A suo carico una serie di convergenza suggestiva di indizi che però, messi tutti insieme, non hanno comunque portato alla certezza che si tratti di lui. Si parla di una compatibilità nelle conclusioni di una consulenza antropometrica sui fotogrammi delle telecamere a circuito chiuso, di una Panda rubata in un cantiere in cui Ritrovato aveva lavorato con i suoi famigliari, dei contanti trovatigli in tasca allarresto. «Ma questo non basta a dire che si tratti di lui e, visto il dubbio, vi chiedo di assolverlo». Ma i giudici lo considerano colpevole.