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Cronaca
Tribunale

Regione e aule di tribunali: Rosanna Valle di nuovo condannata, per Cotto e Robotti c’è solo la richiesta

Si incrociano condanne e richieste di pena dei due processi Rimborsopoli e di Carminius

Giornate difficili per gli ex consiglieri regionali del Piemonte. Sia per processi già datati come quelli dei due filoni di Rimborsopoli, sia per quelli più attuali come Carminius.

In merito a quest’ultimo, proprio al tribunale di Asti, è arrivata la richiesta di condanna a 11 anni per Roberto Rosso, assessore regionale di peso della Giunta Cirio che si è dimesso il giorno dopo l’arresto con l’accusa di aver “comprato” dei voti alla ‘ndrangheta di Carmagnola.

A pochi giorni l’uno dall’altro si sono tenuti anche i processi Rimborsopoli e Rimborsopoli bis.

Per tutti le accuse, come si deduce dal nome del processo, riguardavano le spese sostenute durante il loro incarico istituzionale in consiglio regionale di cui erano stati chiesti i rimborsi.

Nel processo più risalente nel tempo, tra gli altri, anche l’astigiana Rosanna Valle imputata di aver chiesto rimborsi per circa 27 mila euro durante la legislatura 2010-2014 in cui era stata eletta nelle fila di  Progett’Azione sotto la presidenza Cota.

La cifra comprendeva alcuni conti in supermercati e negozi per l’acquisto di panettoni e generi alimentari ma anche oggettistica da regalo con una prevalenza di fatture emesse da un ristorante di San Paolo Solbrito a fronte di numerose cene e pranzi con amministratori locali e vertici istituzionali. L’ex consigliera aveva sempre sostenuto che si trattava di spese di rappresentanza perchè era un locale vicino a casa e lì teneva gli incontri per parlare di questioni legate alla sua attività politica in seno alla Regione. Assolta in primo grado, la Valle era stata condannata a 28 mesi in Corte d’Appello; a seguito di ricorso in Cassazione la condanna di secondo grado era stata annullata ed era stato rinviato tutto nuovamente in Corte d’Appello che due giorni fa si è di nuovo pronunciata per la colpevolezza infliggendo di nuovo la stessa condanna a 2 anni e 4 mesi. L’ex consigliera ha già annunciato un nuovo ricorso in Cassazione.

Attesa per il 18 gennaio, invece, la sentenza a carico di altri due consiglieri regionali astigiani imputati nel processo Rimborsopoli bis, con le stesse accuse del primo filone.

Si tratta di Mariangela Cotto e Luca Robotti. Per entrambi il pm ha chiesto la condanna: 2 anni e 3 mesi per la Cotto, 2 anni per Robotti. Ed entrambi si dicono del tutto estranei alle accuse mosse giustificando tutte le spese sostenute per le spese di rappresentanza.

Sia la Cotto che Robotti hanno inoltre già restituito gli importi contestati dalla Procura che sono molto più bassi di quelli contestati in un primo tempo proprio per effetto delle “giustificazioni” per ogni spesa sostenuta e rimborsata che era stato ancora possibile tracciare a distanza di tanti anni.

Alla Cotto erano contestati, alla fine dei conti, circa 30 mila euro fra cene e omaggi a sindaci ed amministratori locali mentre per Robotti, da una iniziale contestazione di circa 150 mila euro, si era arrivati a meno di 6 mila euro perchè tutto il resto era stato rendicontato.

Fra i difensori che hanno già discusso c’è l’avvocato Pierpaolo Berardi, che ha concluso chiedendo l’assoluzione per Luca Robotti ricordando che lo stesso pm, in udienza preliminare, aveva già chiesto il proscioglimento per il suo assistito; archiviazione che era stata respinta dal Gup.

Gli avvocati Mirate e Garrone, difensori della Cotto, discuteranno il 18 gennaio.

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