Un quadro importante, la cui ultima valutazione si aggira intorno ai 3 milioni di euro, sul quale insiste un mezzo mistero e che i giudici torinesi hanno disposto rimanga in Italia.
E’ il “Gentiluomo col cappello” attribuito a Tiziano Vecellio che vent’anni fa era stato trasportato illegalmente in Svizzera. Un reato ormai prescritto ma questo non basta per farlo restituire allo svizzero che lo aveva acquistato da un connazionale nel 2004 sotto la mediazione di un elettricista.
Anomalie poi erano state riscontrate nella certificazione di importazione presentata all’ufficio esportazioni di Torino con un nome diverso dell’opera, una generica attribuzione dell’autore e una data diversa di realizzazione.
Ed è sulla base di queste anomalie di tipo amministrativo che il giudice ha disposto che il quadro non è stato restituito ed è diventato un bene confiscato dall’Italia.
L’indagine aveva avuto a maggio 2020 il suo punto di svolta nel corso di un accertamento avvenuto in un laboratorio di restauro astigiano dove il quadro era stato portato mesi prima per un esame agli infrarossi; seguendo le sue tracce successive, l’importante opera era poi stata rinvenuta nella sede di un corriere che lo stata per riportare in Svizzera.
(Nella foto l’autoritratto di Tiziano)