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Cronaca
Ambiente

Revignano: sversata una “piscina” di liquame nero altamente inquinante

Grave atto di inciviltà in un campo che costeggia la ferrovia, dietro al cimitero della frazione. Svuotati tre grossi bidoni di fondi di cisterne di gasolio

E’ tristemente uno dei luoghi di abbandono dei rifiuti prediletto dagli incivili irresponsabili, ma questa volta è stata davvero passata la misura del sopportabile. E di molto.
La denuncia arriva da Beppe Demita, ex presidente di circoscrizione di Revignano e Vaglierano, rimasto un punto di riferimento della zona. A lui si è rivolto ancora una volta il proprietario di alcuni terreni dietro il cimitero della frazione, compresi fra il Borbore e la stradina interpoderale che parte dalla provinciale appena prima del ponte sul fiume prima del ponte sulla ferrovia.

Il secondo sversamento, poco più in là del primo

E’ lo stesso proprietario che l’anno scorso si era trovato, sul campo che coltiva a mais, una Fiat Panda tagliata a metà. Proprio così: un’auto depredata di tutti gli allestimenti con la nuda scocca segata esattamente a metà da un flessibile. Buttata lì insieme a montagne di altri rifiuti di ogni genere.
Lo stesso proprietario, ancora, che qualche anno fa ha dovuto rispondere in tribunale del ritrovamento di un grosso scarico di lastre in eternit di cui non aveva alcuna responsabilità.
Questa volta il danno ambientale è ancora più grave perché in pieno campo sono stati sversati tre grossi bidoni di una sostanza nera, oleosa e densa. A vista sembra il fondo spesso di una cisterna di gasolio. Due bidoni sono stati svuotati alla cima di un campo, a formare una piccola “piscina” di sostanza altamente inquinante e un terzo bidone in un campo vicino.
Chiamati dal proprietario, gli agenti della Polizia Municipale hanno perimetrato l’area inquinata con le bandelle in attesa di una bonifica che sarà a carico dell’intera comunità. E le porzioni inquinate di quei due campi non potranno essere lavorate né coltivate per quest’anno.
Grande la rabbia del proprietario e dei residenti della zona, stufi di essere presi per l’ecocentro a cielo aperto.

L’accesso alla stradina in cui i proprietari chiedono di poter mettere una barra

Da anni viene chiesto di poter inibire l’ingresso della stradina con l’apposizione di una sbarra. Lo stesso proprietario tartassato dagli abbandoni di rifiuti si è offerto di realizzarla e di gestirla con tutti i confinanti ma a questa soluzione si oppongono le Ferrovie dello Stato che hanno diritto di passaggio per le ispezioni lungo i binari.
«E allora ci pensi il Comune a installare una telecamera di sorveglianza all’imbocco della stradina che, seppur sterrata, è continuamente meta di incivili che vengono a scaricare ogni genere di rifiuti» chiede in modo accorato Demita a nome di tanti residenti e proprietari della zona.
Il Comune conosce già bene la problematica di questa zona, perché ciclicamente ricorre agli addetti Asp per ripulire dalle discariche abusive.
«Non costerebbe di meno una telecamera di sorveglianza rispetto a tutti i viaggi che Asp in questi anni ha fatto qui per rimuovere ogni genere di rifiuti?» si chiede ancora Demita. E basta sposarsi di poco, andare sotto il cimitero di Vaglierano, per trovare un altro scarico illecito di uno “svuotino” fatto in soffitta o garage. Anche quello purtroppo è un luogo già conosciuto per questo tipo di abbandoni. Questa volta c’è anche un frigorifero rotto e qualche persiana vecchia.

La seconda discarica abusiva a Vaglierano mostrata da Beppe Demita

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