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Rimessa a nuovola sala d’attesa del Movicentro
Cronaca

Rimessa a nuovo
la sala d’attesa del Movicentro

Dopo la chiusura per agevolare i lavori di pulizia delle pareti è tornata fruibile la saletta d’attesa del Movicentro, già presa di mira da vandali, e da altri soggetti, che ne avevano

Dopo la chiusura per agevolare i lavori di pulizia delle pareti è tornata fruibile la saletta d’attesa del Movicentro, già presa di mira da vandali, e da altri soggetti, che ne avevano scarabocchiato i muri con scritte varie trasformandola in luogo di bivacchi con evidente fastidio per gli utenti. A denunciare le precarie condizioni in cui era ridotta la sala d’attesa era stato il segretario cittadino della Lega Nord, Davide Scaiola, sulle pagine del nostro giornale: una segnalazione che era bastata a destare l’ennesima indignazione dei cittadini dal momento che la sala d’attesa del Movicentro, di proprietà del Comune, ma gestita dall’Asp, era già stata chiusa per un lungo periodo di tempo proprio per questioni di sicurezza.

Ora lo spazio gestito dall’Asp è tornato ad essere pienamente fruibile, controllato dalle telecamere per dissuadere i vandali da ulteriori azioni di danneggiamento. I lavori hanno riguardato la rimozione delle scritte e dei graffiti, la tinteggiatura delle pareti, la pulizia delle porte e dei servizi igienici interni. «Ogni risorsa spesa per ritinteggiare le pareti o ripulire gli ambienti è una risorsa sottratta ad altri servizi – ricorda Giovanna Beccuti, presidente dell’Asp – per questo abbiamo deciso di sistemare avvisi in più lingue per invitare gli utenti a collaborare e mantenere puliti gli spazi».

Nei prossimi giorni saranno sistemati volantini in italiano, inglese, francese, albanese e rumeno. “Questa sala d’attesa – si legge sugli stessi – è riservata ai viaggiatori del trasporto pubblico locale. La pulizia e il decoro sono affidati anche all’educazione e al senso civico delle persone che la frequentano. Abbiamo da poco speso 1.800 euro per rimuovere le scritte e i disegni lasciati sulle pareti, dare la tinta, ripulire gli spazi: e non è la prima volta. Vorremmo spendere i soldi in modo più utile per i cittadini. Aiutaci a mantenere questa sala in buono stato”.

Riccardo Santagati

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