“Bella, forte, generosa e sfortunata”: è racchiuso in questi quattro aggettivi comparsi sul manifesto tutto l’affetto della famiglia di Paolamaria Cornero, la dottoressa in Scienze dell’Educazione mancata a 32 anni per un tumore.
Paolamaria, conosciuta con il soprannome “Polly”, è la figlia di Marina Gavello professoressa di scuola superiore, e di Vanni Cornero, noto giornalista de La Stampa di Torino, oggi promotore di eventi di promozione del territorio con la passione per la storia locale.
Polly, 32 anni, aveva sempre vissuto a Rocca d’Arazzo, paese di origine dei genitori e aveva frequentato il liceo pedagogico all’Istituto Monti.
Poi la laurea in Scienze dell’Educazione all’Università di Torino e il lavoro di responsabilità presso un centro di accoglienza per minorenni profughi, prevalentemente provenienti dall’Afghanistan.
Una missione, più che un lavoro, in cui si è sempre spesa ben oltre i doveri imposti dalle mansioni.
Nella sua vita un grande spazio l’ha occupato l’amore per l’arte e, in particolare il teatro e la musica. Faceva parte dell’Associazione ASAI con la quale ha proficuamente e generosamente collaborato per allestire spettacoli inclusivi convinta che musica e teatro potessero essere una grande e divertente terapia per chi aveva disabilità di vario tipo.
Anche lo sport ha avuto una parte importante nelle sue giornate pienissime: giocatrice di rugby era anche un’apprezzata istruttrice di nuoto. E anche in piscina il suo impegno e la sua attenzione era per i più fragili, come i bambini ciechi che lei seguiva in corsi studiati ad hoc per permettere anche a loro di praticare l’attività acquatica.
Bella lo era, basta guardare le sue foto. Forte anche. Una forza che è venuta tutta fuori anche all’insorgere della malattia, circa due anni fa. Una patologia tumorale che aveva curato con tutti i mezzi e le terapie possibili senza però rinunciare al suo lavoro, alla sua vita, alle sue passioni e ai suoi affetti.
Tanto da avere l’entusiasmo di conseguire un master in Neuroscienze all’Università di Udine e portare la sua esperienza di malata oncologica come tesi.
In quello che tanti avrebbero visto come battuta d’arresto, lei ha trovato uno stimolo di analisi, di riflessione, di esperienza da condividere con chi si trova e si troverà nelle sue stesse condizioni.
Generosa anche nella malattia che, però, non ha ricambiato e se l’è portata via due giorni fa.
Al collega Vanni e a tutta la famiglia giungano le più affettuose e sentite condoglianze di tutta la redazione de La Nuova Provincia.
I funerali di Paolamaria si terranno oggi pomeriggio, venerdì, alle 14,30 nella chiesa parrocchiale di Rocca d’Arazzo partendo dall’abitazione di via XX Settembre 7.