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Cronaca

Juventus: Stephan Lichtsteiner
operato al cuore ad Asti

Ogni giorno lo staff della Cardiologia dell’ospedale di Asti riceve ringraziamenti da parte dei suoi pazienti all’atto delle dimissioni, ma questa volta il grazie è arrivato da un noto calciatore

Ogni giorno lo staff della Cardiologia dell’ospedale di Asti riceve ringraziamenti da parte dei suoi pazienti all’atto delle dimissioni, ma questa volta il grazie è arrivato da un noto calciatore della Juventus che, dalle pagine di facebook, ha voluto pubblicamente rendere onore all’intervento che il professor Gaita con il dottor Marco Scaglione e tutta l’équipe hanno eseguito su di lui.

A ringraziare è Stephan Lichtsteiner, giocatore svizzero della Juve che due domeniche fa si era sentito male alla fine del primo tempo nella partita contro il Frosinone. Aveva accusato difficoltà respiratorie dovute ad un’aritmia cardiaca benigna, il cosiddetto “flutter atriale”. Dopo le visite accurate che sono seguite al malore, gli specialisti hanno indirizzato il calciatore al professor Gaita per una soluzione chirurgica del suo problema di cuore attraverso l’ablazione. Così l’ex primario della Cardiologia astigiana (oggi retta dal dottor Marco Scaglione), si è riunito con l’équipe del Cardinal Massaia e ha disposto il ricovero del calciatore nella mattinata di venerdì. Dopo gli esami di prassi necessari per affrontare l’intervento in sicurezza, è stato operato nello stesso pomeriggio; una notte in ospedale sotto osservazione e sabato le dimissioni, non senza dispensare autografi a medici e infermieri juventini sfegatati. Un altro esempio, se ce ne fosse bisogno, dell’eccellenza del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Asti.

I medici stimano che Stephan Lichtsteiner non potrà giocare per un mese circa. Lichtsteiner starà per un po’ lontano dai campi, fermato da un problema al cuore. Il giocatore bianconero, però, non è solo ma è l’ultimo di tanti casi di calciatori bloccati per problemi cardiaci, tra malformazioni, aritmie e altre disfunzioni. Jonathan Biabiany, ad esempio, ha interrotto l’attività sportiva per una forma di aritmia ed è tornato in campo qualche settimana fa. Anche Antonio Cassano, quattro anni fa, ha accusato un malore dopo una trasferta con il Milan a Roma: diagnosticata la presenza di un forame ovale pervio cardiaco. Sottoposto a intervento, è poi tornato a giocare. Nell’elenco ci sono anche Abel Hernandez e Nwanko Kanu: l’ex Palermo è stato operato nel 2009 per una forma benigna di aritmia cardiaca mentre l’ex Arsenal, nel 1996, ha avuto un’anomalia cardiaca e ha rischiato di chiudere subito la carriera.

d.p. e d.c.

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