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Cronaca
Salute

Salsiccia di Bra con i solfiti: tre macellai agli arresti domiciliari

Le ordinanze chieste ed ottenute dalla Procura di Asti

Per nulla chiusa la vicenda dei solfiti nella salsiccia di Bra, uno dei prodotti d’eccellenza della macelleria piemontese.

Ieri i carabinieri del Nas di Torino hanno notificato a tre titolari di altrettante macellerie di Bra un’ordinanza di arresti domiciliari per il reato di “adulterazione e/o contraffazione di sostanze alimentari e vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine”, come recita il codice.

Le indagini erano state avviate a fine 2019 dal procuratore aggiunto di Asti, dottor Vincenzo Paone a seguito di analisi su dei campioni prelevati nelle macellerie che avevano rinvenuto una significativa presenza di solfiti nella carne tritata destinata alla produzione di salsiccia di Bra.

All’epoca i macellai erano stati già denunciati a piede libero ed era stata loro applicata la misura interdittiva di divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale. Ma è ad un successivo controllo e prelevamento di campioni eseguita sempre dai carabinieri del Nas che è emerso che i macellai continuavano a produrre nonostante il divieto e con le stesse modalità, ritenute particolarmente pericolose per la salute pubblica dalla Procura di Asti.

Di qui la richiesta del procuratore aggiunto della misura cautelare degli arresti domiciliari accolta e applicata.

«L’utilizzo di solfiti nella Salsiccia di Bra – spiegano dal  Nas di Torino –  e più in generale nella carne trita di bovino, nonostante si tratti di una sostanza vietata dalla legge, è spesso impiegato per l’effetto conservante che la sostanza garantisce. Infatti, pur non incidendo sul processo di ossidazione e putrefazione, è tuttavia in grado di mantenere a lungo il colore originario del prodotto, rendendolo commercialmente più appetibile soprattutto per la consumazione a crudo, come nello specifico caso della Salsiccia di Bra, un prodotto riconosciuto quale “Prodotto Agroalimentare Tradizionale” italiano la cui composizione è rigidamente definita da un apposito disciplinare di produzione controllato dal relativo Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione.

L’eccessiva concentrazione di solfiti può tuttavia provocare anche gravi conseguenze sulla salute pubblica, dando origine a reazioni allergiche o a fenomeni di intolleranza qualora detti prodotti a base di carne siano assunti da individui sensibili o con ipersensibilità accertata o clinicamente ed anamnesticamente sospetta ai solfiti».

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