Ha tutto il sapore di una spedizione punitiva l’aggressione che sabato sera hanno subito Emanuela e la moglie Linda Pines sul pianerottolo della loro abitazione di San Damiano.
Momenti terribili che sono iniziati quando, al campanello di casa, ha suonato un uomo che si è presentato come un rider di Glovo incaricato di consegnare delle pizze. E’ stata Emanuela a rispondere, dicendo che non avevano ordinato pizze e che a San Damiano non esisteva il servizio di Glovo. Ma l’uomo ha insistito, continuando a suonare, infastidendo le due donne e spaventando il cane che nel frattempo si era messo ad abbaiare.
A quel punto Emanuela è andata ad aprire per porre fine a quello che pensava essere solo uno sgradevole scherzo, ma è piombata in un incubo.
L’uomo, con il volto parzialmente coperto da uno scaldacollo e da un berrettino calato in testa, appena aperta la porta l’ha colpita con un pugno al naso. Stordita dal colpo inaspettato e dal dolore, la donna ha provato la via della fuga, ma lui l’ha rincorsa e quando lei è caduta per le scale l’ha raggiunta e l’ha ancora colpita con un pugno e poi con calci. E intanto si era aggiunto un secondo aggressore arrivato dalla strada.
A quel punto Linda si è resa conto di quello che stava capitando e, nonostante la sua figura esile, ha preso una mazza da baseball che era in casa ed è scesa in strada per difendere sua moglie.
I due aggressori a quel punto sono scappati via a piedi ma avevano appuntamento con un’auto che stava arrivando e sulla quale viaggiavano altri due uomini. Quando Linda si è avvicinata ad uno di loro con la mazza, ha visto che questo estraeva una pistola per minacciarla. A quel punto Emanuela ha strappato la mazza da baseball dalle mani di Linda e ha provato a colpire il parabrezza nonostante il dolore. L’auto con i quattro sopra è fuggita, ma le due donne hanno subito chiamato i carabinieri consentendo così di raccogliere i filmati della videosorveglianza di San Damiano per ricostruire il percorso dell’auto e identificarla insieme ai suoi violenti occupanti.
Anche il sindaco Migliasso è stato subito avvertito e ha assicurato tutto il suo sostegno e il suo aiuto alle due donne.
Emanuela si è fatta refertare al Pronto Soccorso dove i medici hanno dettato 5 giorni di diagnosi per sospetta frattura costale, contusioni interne e vistoso ematoma all’occhio destro dovuto al pugno preso in pieno volto.
Ai carabinieri, presso i quali è stata sporta denuncia, le due donne hanno sommariamente descritto gli aggressori.
Proprio Linda ed Emanuela venerdì hanno l’ennesima udienza in tribunale ad Asti per un’altra aggressione, avvenuta nel 2018 quando ancora abitavano a Baldichieri. Di quell’altro fatto violento devono rispondere tre vicini di casa ma quel processo sembra segnato da una maledizione: finora non è mai riuscito a partire e ci sono state, finora, undici rinvii per irreperibilità di uno degli imputati.
«Siamo spaventate, adesso tutto ci fa paura e abbiamo il terrore di tornare a casa – dice Emanuela – Stiamo già predisponendo un rafforzamento della sicurezza di casa anche con l’installazione di telecamere di videosorveglianza. Non riusciamo a capacitarci di quanto accaduto. Non ci meritiamo tutto questo. Proprio ora che abbiamo trovato a San Damiano un luogo sereno in cui vivere».