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La segnalazione

San Marzanotto, il rio “fantasma” che non è di nessuno ma isola una borgata ad ogni temporale

I residenti della borgata Rivi tornano sul piede di guerra dopo giorni in cui non riuscivano di nuovo a tornare a casa per il fango sulla strada

Ogni temporale la stessa storia. Figuriamoci in questa primavera particolarmente piovosa.
E’ il disagio che da anni lamentano i residenti di San Marzanotto che vivono nella borgata attraversata dal rio Rivi.
«Ci risiamo – dice sconsolato Giuseppe Staglianò, uno di quelli che vive in una casa al di là del ponte, a nome di tutti – Già le piogge dei mesi scorsi hanno ingrossato il rio e dopo il temporale di venerdì è tornato il fango che ha riempito la strada e noi, di nuovo, siamo rimasti bloccati».
Perchè il fango che esce dal rio è davvero tanto, si vede dalla fotografia ed ha una consistenza saponata che rende scivolosissimo il tratto di strada da percorrere. Poi si parla di uno spessore sulla strada di diversi centimetri percorribile solo con suv.
«Per una settimana nessuno ha pulito la strada – protesta ancora il residente – e quando il Comune ha poi mandato una pala per tirare via il fango, comunque non è stato lavato l’asfalto dunque il pericolo di scivolare c’è ancora».
E questo succede ogni volta che piove un po’ di più perchè l’alveo del rio, che raccoglie acqua fin da Isola, è stato ripulito 20 anni fa.
«E’ un rio “fantasma” – prosegue Staglianò – perchè tutti dicono che non è loro: Comune, Provincia, Regione, Autorità del Po. Così con lo scaricabarile siamo noi a rimetterci. Vent’anni fa era stato ripulito dal Comune di Asti e per 10 anni è andato tutto bene. Ma poi si è nuovamente riempito di vegetazione e ora ad ogni temporale esce e ci lascia isolati. Cosa dobbiamo fare?»
Rivelando che la scorsa settimana, durante l’ultimo grande “infangamento” della strada, un che vive in borgata è andato a sbattere con l’auto contro il ponte in cemento perchè è scivolato sulla strada.
Nella borgata vivono una dozzina di famiglie che non hanno una vera strada alternativa. Qualcuno di loro è anche anziano e la preoccupazione più grande è che possa servire un mezzo di soccorso quando la strada è piena di fango.
«Cinque anni fa era esondato con il suo fango mentre mia figlia era alla fine della gravidanza e ho chiamato tutti per chiedere di far defluire l’acqua e ripulire la strada nel caso in cui avesse dovuto raggiungere l’ospedale. Ma è vita questa?».
I residenti non demordono e chiedono che sia chiarita una volta per tutti la proprietà del rio per addebitare l’onore di tenerlo pulito.

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