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Cronaca

Scandalo Atc: parte politica
assolta dalla Corte dei conti

Con la decisione della Corte dei Conti, la politica viene totalmente assolta da ogni responsabilità nello scandalo degli ammanchi all'Atc di Asti, l'Agenzia territoriale casa. La giustizia

Con la decisione della Corte dei Conti, la politica viene totalmente assolta da ogni responsabilità nello scandalo degli ammanchi all'Atc di Asti, l'Agenzia territoriale casa. La giustizia penale non l'aveva neppure presa in considerazione questa eventualità, perchè la Procura non aveva mai avviato indagini nei confronti di presidenti e consiglieri di amministrazione che si sono susseguiti negli ultimi dieci anni; tutto si era concentrato sulla figura dell'ex direttore amministrativo Pierino Santoro che aveva confessato di essere l'unico autore dei prelievi dalle casse e dai conti correnti dell'agenzia avvenuti nell'arco di una decina di anni per un conto finale che la Guardia di Finanza ha chiuso a poco meno di 10 milioni di euro.

Ad occuparsi del ruolo avuto in tutti questi anni nella gestione e nel controllo dell'operato del direttore infedele era stata invece la Corte dei Conti che aveva aperto un'indagine coinvolgendo 28 persone le quali, a vario titolo e in vari periodi di questo decennio, avevano avuto a che fare con Santoro e con i conti dell'Atc. Fra questi vi erano anche 19 indagati fra ex presidenti (Flavio Pesce, Rosanna Valle e Claudio Campia, quest'ultimo in carica quando è stato scoperto lo scandalo) e consiglieri di amministrazione che si sono succeduti alla guida dell'ente. L'analisi dei giudici contabili si è chiusa con un'archiviazione della posizione dei 19 indagati provenienti dal mondo della politica mentre va ancora avanti l'indagine sui restanti nove: si tratta soprattutto di funzionari che lavoravano nell'agenzia durante il periodo in cui Santoro ha sottratto le imponenti cifre.

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