Data importante quella di venerdì per Pierino Santoro, l'ex direttore dell'Atc reo confesso di aver sottratto alle casse dell'Ente una cifra vicina ai 10 milioni di euro di cui, per ora,
Data importante quella di venerdì per Pierino Santoro, l'ex direttore dell'Atc reo confesso di aver sottratto alle casse dell'Ente una cifra vicina ai 10 milioni di euro di cui, per ora, ha restituito 800 mila euro. Santoro non ha mai fatto un giorno di carcere; alla scoperta del suo peculato l'uomo ha confessato, è stato indagato e attualmente è ricoverato in una casa di cura a Bra. Uno scandalo dalle proporzioni mai viste per una città come Asti e sono in tanti ora a non accettare moralmente la soluzione giudiziaria prospettata dal suo difensore, l'avvocato Mirate.
In una richiesta al Gup, infatti, Santoro tramite il suo legale ha proposto un patteggiamento a 4 anni. Considerando lo "sconto" per effetto dell'indulto, rimarrebbe una pena da scontare sotto la soglia che prevede la carcerazione. In subordine, nella stessa richiesta, vi è quella di celebrazione del rito abbreviato condizionato da una perizia di tipo medico sulla sua dichiarata compulsività all'accumulo del denaro. «Dalla lettura di atti ed intercettazioni emerge uno spaccato molto interessante per tutti coloro che hanno a cuore l'etica dell'amministrazione dei beni pubblici -commenta amaro Pierfranco Verrua, che si è proposto parte civile in qualità di cittadino astigiano e di ex assessore ai Servizi Sociali del Comune di Asti – Costituirsi parte civile ha il costo di una marca da bollo di 27 euro -prosegue- e sono soldi ben spesi non fosse altro che per acquisire e leggere i dati di indagine finora espletati».
Vi sono ricomprese le intercettazioni fatte a Santoro durante il suo ricovero in casa di cura, i suoi allontanamenti durante lo stesso ricovero, i suoi contatti con gli amici astigiani (nomi noti in città). Negli atti anche le testimonianze del personale Atc che lavorava alle dirette dipendenze di Santoro, la sua confessione, i dubbi e le perplessità sollevate in tempi non sospetti da un funzionario di banca circa le movimentazioni continue di contanti sul conto dell'Atc. A dichiarare che quanto emerge da questa lettura sia un quadro diverso da quello finora dipinto in capo all'ex direttore dell'Atc sono le tante parti civili che affiancheranno Verrua all'udienza preliminare.
Confermata la costituzione dell'Atc stesso, del Comune di Asti (avvocato Caranzano), del Coordinamento Asti Est e della Cgil con l'avvocato La Matina e poi ancora della Regione e di alcuni Comuni astigiani sede di alloggi popolari: Castelnuovo Don Bosco, Costigliole, Villafranca rappresentati dall'avvocato Caliendo, del Comune di San Damiano con l'avvocato Molinengo e di quello di Incisa seguito dall'avvocato Massimelli. Nel caso di accoglienza da parte del Gup dell'istanza di patteggiamento, alle parti civili ammesse verrebbero riconosciute le spese legali ma nessuna forma di risarcimento.
Daniela Peira