Lunga scia di furti in questi ultimi giorni tra la città e i paesi della provincia astigiana. A partire dal centro storico cittadino. Nella notte tra martedì e mercoledì i ladri hanno visitato due
Lunga scia di furti in questi ultimi giorni tra la città e i paesi della provincia astigiana. A partire dal centro storico cittadino. Nella notte tra martedì e mercoledì i ladri hanno visitato due attività del cuore della città: porta forzata alla camiceria Lupo di piazza Statuto, per rubare camicie, sciarpe di seta e cravatte; e al Golden Point di corso Alfieri, a pochi passi dalla centralissima piazza San Secondo e dalla stessa piazza Statuto. Anche qui effrazione della porta dingresso per sottrarre diversi capi di biancheria. Anche le aziende non sfuggono al mirino dei malviventi. Un maxi furto si è registrato allazienda Itron di strada Valcossera: sono stati rubati 2 mila contatori per lacqua, pronti per la consegnai clienti. Un danno di migliaia di euro. Così come è accaduto alla Lameg di Revigliasco, dove sono state portate via oltre 100 scatole che contenevano inserti di lavorazione.
A Ferrere, vittima dei ladri unazienda agricola, dove è stata rubata una vettura, dopo aver forzato il cancello e senza che i residenti si accorgessero di nulla. In città nei giorni scorsi invece in azione un falso carabiniere. Ne è rimasto vittima un uomo di 85 anni, che ha denunciato ai militari che nel pomeriggio di sabato scorso uno sconosciuto, qualificatosi come carabiniere, con il pretesto di controllare se nel condominio si fossero verificati dei furti, era riuscito ad introdursi allinterno della sua abitazione. Dopo averlo raggirato, si è fatto consegnare la somma in contanti di 750 euro e si è allontanato subito dopo, facendo perdere le sue tracce.
«Si tratta di reati particolarmente odiosi, poiché fanno leva sulla buona fede delle vittime, conquistata attraverso il raggiro fondato sul presentarsi, in casa o per strada, quale carabiniere: figura questa che normalmente ispira fiducia nelle persone che non hanno nulla da nascondere evidenziano dal Comando provinciale di via Delle corse A tal proposito vogliamo sottolineare come mai, in nessun caso, i carabinieri, nelladempimento del loro servizio, così come tutte le più disparate figure professionali che per ragioni di lavoro hanno normalmente contatto con il pubblico, hanno titolo a farsi consegnare somme di denaro o oggetti di valore per strada o presso labitazione, per fantomatici servizi resi o per risolvere allarmanti situazioni rappresentate. Bisogna pertanto diffidare sempre di chi lo fa, segnalando tempestivamente la situazione ai numeri di emergenza e di pronto intervento 112 o 113».