Tre anni in cella nel carcere di Asti non sono bastati a Massimo Cossu, 42 anni, per cambiare vita. Qualche mese fa lalbese era uscito di galera dopo aver scontato una pena per reati connessi ai
Tre anni in cella nel carcere di Asti non sono bastati a Massimo Cossu, 42 anni, per cambiare vita. Qualche mese fa lalbese era uscito di galera dopo aver scontato una pena per reati connessi ai maltrattamenti che aveva fatto subire allanziana madre. Pluripregiudicato e con gravi problemi di tossicodipendenza, Cossu era stato messo in libertà vigilata dal tribunale di sorveglianza di Cuneo. In un primo momento luomo sembrava comportarsi meglio, ma dopo qualche tempo sono ricominciati gli interventi dei carabinieri di Alba nellabitazione che condivideva con la madre. I suoi vicini di casa si sono rivolti ai militari, anche con una petizione scritta, lamentando una situazione insostenibile causata dalla difficile convivenza del pregiudicato con la donna e dalle ripetute aggressioni che loro subivano per le scale.
Il Magistrato di Sorveglianza, informati dei fatti recenti, ha emesso a carico di Massimo Cossu unordinanza di custodia cautelare disponendone limmediato accompagnamento presso una casa di lavoro in Emilia Romagna, dove permarrà per un anno e avrà la possibilità di curarsi.