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Cronaca
Tribunale

Scurzolengo, assolta l’impiegata modello sotto processo per un atto notorio

E’ stata la stessa pm a chiederne il proscioglimento. L’accusa era di aver autenticato la firma in assenza di chi l’aveva apposta

La stessa pm, al termine della sua requisitoria, alla luce di quanto emerso durante il processo, ha chiesto l’assoluzione per l’impiegata comunale di Scurzolengo che era sotto accusa per falsa attestazione di un atto notorio.
Un’accusa cui lei, impeccabile nel suo lungo servizio dietro il bancone del Municipio del paese del nord astigiano, aveva sempre replicato manifestando la sua innocenza e il suo operato più che corretto.
Il fatto risale a qualche anno fa, quando, nel corso delle indagini su un accertamento della reale titolarità di un’azienda agricola del paese, alcuni dipendenti avevano firmato degli atti notori per dichiarare la situazione all’interno dell’azienda in quel momento sotto i riflettori della Guardia di Finanza.
Atti notori che, per loro natura, devono essere sottoscritti dal firmatario alla presenza dell’impiegata che riveste l’incarico di pubblico ufficiale.
L’accusa è che invece, uno di questi atti, sia stato autenticato dalla segretaria non alla presenza del firmatario, ma in un secondo tempo.
Tanti i testimoni della difesa che invece si ricordavano esattamente il momento in cui il firmatario si presentò in municipio per sottoscrivere l’atto notorio.
Fra questi anche il sindaco del paese che ha riferito di ricordarsi esattamente quando si presentò il firmatario in quanto non era residente in paese e la sua presenza destò la curiosità di tutti i presenti.
Con l’impiegata, difesa dall’avvocato Cardello, era sotto processo anche la responsabile dell’azienda agricola, difesa dall’avvocato Mirate, accusata di aver portato il documento già firmato in Municipio solo per farlo autenticare in assenza del titolare dell’atto notorio.
Il giudice ha accolto la tesi difensiva e la richiesta del pm dettando una sentenza di assoluzione perché “il fatto non sussiste”.

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