Cerca
Close this search box.
carabinieri
Cronaca
Carabinieri

Si chiude il 2024 dei carabinieri astigiani: 7 mila interventi, 75 mila persone identificate, 62 arresti e più posti di controllo su strada

Riassunto in numeri dell’impegnativa attività degli uomini dell’Arma astigiana.

Messi uno dietro l’altro, i 365 giorni del 2024 dei carabinieri del Comando provinciale di Asti portano ad un totale di interventi, risposte alle chiamate in sala operativa, di arresti, di denunciati, di persone identificate e auto controllate, di operazioni portate a termine, di indagini su omicidi e tentati omicidi che danno la misura esatta, in numero, di quanto sia stata intensa la loro attività nell’anno al termine.

A presentare i risultati di questo immenso lavoro è stato il colonnello Paolo Lando, in un incontro di fine anno con la stampa locale.

Più reati dello scorso anno

Per le attività di controllo del territorio sono state messe in campo poco meno di 15.930 pattuglie (con un buon incremento rispetto alle 14.500 dell’anno scorso) per un totale di circa 32.000 uomini e donne impiegati che hanno effettuato oltre 6996 interventi (13.288 sono le chiamate pervenute tramite il Numero Unico di Emergenza 112), nonché 63.910 verifiche nel corso delle quali sono state identificate 75.659 persone e controllati 52.642 veicoli. Sono stati inoltre perseguiti 4926 reati (in aumento rispetto ai 4586 dell’anno precedente) e denunciate oltre 958 persone (in aumento rispetto alle 800 dell’anno precedente) di cui 62 in stato di arresto.

Mare Magnum

Per quanto riguarda le attività investigative di maggior rilievo, nell’anno che sta per terminare sono stati sviluppati alcuni aspetti dell’operazione “Mare Magnum” portata a termine nel 2023 con l’arresto dei due pericolosi latitanti, Giastin Stentardo ed Emanuele Lo Porto.
Ed è proprio nei confronti di quest’ultimo, che personale specializzato del Comando Provinciale, in collaborazione con la Direzione Investigativa Antimafia, ha sequestrato un ingente quantitativo di beni. L’operazione è nata dall’analisi del materiale acquisito dai reparti procedenti che ha permesso di ricostruire il voluminoso patrimonio accumulato nel tempo dal nucleo familiare, in violazione della normativa antimafia vigente, nonché di documentare e delineare il notevole profilo criminale del capofamiglia che vantava numerosi contatti con esponenti di spicco delle consorterie criminali “‘ndranghetiste” presenti nel territorio astigiano e torinese. Sequestrati sette beni immobili, del compendio aziendale di due imprese, alcune quote di partecipazione di una società, tre beni mobili registrati e 32 rapporti finanziari, per un valore di più di un milione e mezzo di euro.

Fleximan

Altra attività investigativa che ha avuto ampio rilievo giornalistico è stata l’operazione “Fleximan” condotta dal Nucleo Investigativo. Tale attività, scaturita dal furto e danneggiamento dei sistemi di rilevamento targhe installati sulla statale 231 di Asti, ha permesso di scoprire che tale condotta non era dettata, come accaduto in altre città d’Italia, dalla volontà degli utenti della strada di opporsi a quella modalità di controllo della velocità, ma dalla determinazione di cancellare le tracce dei passaggi delle autovetture utilizzate dai componenti di un sodalizio criminale resosi responsabile di 10 furti in danno di stazioni di rifornimento carburante, 3 furti in abitazione e 7 furti in aziende e negozi. Questa attività si è conclusa nel maggio di quest’anno con l’arresto in esecuzione di altrettante misure cautelari, della banda composta da 6 persone che aveva base in Isola d’Asti.

Operazione Quadrante

Sempre i Carabinieri del Nucleo Investigativo, a settembre smantellavano una rete di ricettatori di orologi di prestigiosi marchi. L’operazione Quadrante  ha preso le mosse da quanto acquisito nel corso delle attività di contrasto ed indagine sulle truffe agli anziani, ed ha permesso di individuare un gruppo di persone attive tra Asti e Valenza, che commerciavano via web orologi provento di furti o ne ponevano in vendita altri contraffatti o del tutto falsi. Anche in questo caso l’attività si è conclusa con l’arresto di 6 persone in esecuzione di altrettante ordinanze ed il recupero di refurtiva per un ingentissimo valore.

 

Le nuove truffe

E a proposito delle odiose truffe ai danni degli anziani, il colonello Lando ha sottolineato che, mentre si sono quasi azzerate quelle portate a segno dai falsi tecnici di acquedotto, Enel, società del gas, stanno ancora imperversando quelle telefoniche in un i truffatori si presentano come carabinieri o poliziotti e dicono ai malcapitati che il figlio o la figlia o il nipote ha appena avuto un incidente stradale con torto e che per evitare il suo arresto servono importanti cifre in contanti per il cui prelievo danno appuntamento fuori casa. Approfittando dello spavento e dello sconcerto di chi riceve una telefonata simile riescono a farsi consegnare il denaro in luogo neutro rendendo molto difficili le successive indagini delle forze dell’ordine.

La faida di Praia

Il colonnello ha citato anche la recentissima sentenza del Tribunale di Asti relativa all’attività svolta nel quartiere Praia con la quale il gip ha condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione, per lesioni personali aggravate, Sonny Gjoka. L’uomo, già noto alle cronache e con un passato da sorvegliato speciale, nel settembre del 2022 aveva colpito brutalmente con un pugno alla nuca un suo rivale in “affari” provocandogli un grave trauma cranico. Le indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Asti ed affidate ai Carabinieri del Comando Provinciale, oltre ad individuare in Gjoka l’autore dell’aggressione, hanno rivelato come questi facesse parte di un gruppo di persone dedito allo spaccio di cocaina, marijuana hashish ma che non disdegnava la detenzione ed il porto di plurime armi da sparo (fucili, pistole, ed armi alterate anche dotate di silenziatore, e del relativo munizionamento, tutte provento di furto ); tale attività ha comportato l’ulteriore condanna a nove anni di reclusione per Gjoka e per gli altri coimputati  a pene variabili tra i quattro ed i sette anni di reclusione.

Due omicidi e uno sfiorato

Per quanto riguarda gli omicidi, i fatti di sangue sono due più uno tentato. Il primo si è verificato a Nizza Monferrato a marzo, quando la figlia uccideva il padre a seguito di una violenta lite famigliare, da inserirsi in una situazione di degrado e di ripetute violenze dell’uomo nei confronti dell’omicida e degli altri famigliari tutti di origine russa. La ragazza autrice del fatto, veniva subito arrestata dai Carabinieri di Canelli, con il supporto del personale del Nucleo Investigativo. Il secondo fatto è avvenuto a Canelli, alla fine di aprile, quando un cittadino gambiano, ospite di un centro di accoglienza della zona, veniva brutalmente aggredito per futili motivi da un pakistano che lo riduceva in fin di vita con ripetuti colpi di una grossa catena. L’aggressore, subito fermato per tentato omicidio dai Carabinieri di Canelli, veniva poi arrestato per omicidio il giorno successivo a seguito del decesso in ospedale del gambiano. Da ultimo si cita l’arresto di un cittadino macedone per aver tentato di uccidere l’ex moglie, aggredita mente si recava a ricevere prestazioni mediche presso la “Casa della Salute” di Canelli a metà giugno. Il rapidissimo intervento dei Carabinieri di quel centro, coadiuvati dalle persone presenti in loco, permetteva di salvare la donna anch’essa macedone.

Lo spaccio vicino al  parco naturale

Per quanto riguarda l’attività antidroga si richiama l’attività svolta dalla Compagnia di Canelli nella Riserva Regionale della Valsarmassa. Questa riserva se è, da un lato una lussureggiante e impervia area boschiva di circa 200 ettari sita tra i Comuni di Incisa Scapaccino, Vaglio Serra e Vinchio, e luogo ricco di percorsi attrezzati dove poter fare trekking e godere delle bellezze panoramiche e naturalistiche del parco, si prestava anche come rifugio per una banda di spacciatori per nascondersi nella boscaglia e rifornire i propri acquirenti di ogni genere di stupefacente. Dopo una serie di sequestri di droghe varie e armi  la Compagnia di Canelli ha messo in atto una imponente attività di rastrellamento della boscaglia. Nel corso dell’intervento sono stati individuati due campi attrezzati dai malfattori come basi logistiche in cui stazionare in attesa degli acquirenti, entrambe attrezzate con tende e rudimentali impianti per l’illuminazione.

Prevenzione

In ordine alla tematica del controllo del territorio (caratterizzato dalla presenza di numerosi piccoli centri e dalla dispersione della popolazione – prevalentemente – su aree rurali di difficile sorveglianza), l’attività preventiva dell’Arma si concentra sia in servizi perlustrativi (che raggiungono anche le più isolate abitazioni rurali attraverso un progetto denominato cascina per cascina) sia con incontri pubblici informativi, rivolti ad illustrare alla popolazione, ed in particolare alle persone anziane, quali strategie adottare per non cadere vittime di truffe, rapine, furti. Nell’anno appena trascorso sono stati effettuati 116 incontri presso sale comunali, parrocchie e aree ricreativi dei vari Comuni del territorio provinciale.
Questa attività preventiva, unita all’impegno dell’Arma nel combattere tali odiosi crimini, con le complesse operazioni che, negli scorsi anni, hanno portato a sgominare bande di predoni ben organizzate e specializzate nella truffa dei finti Carabinieri (piuttosto che finti operai dell’acquedotto o di altre imprese di servizi) in danno di persone anziane, hanno indubbiamente avuto l’effetto di ridurre enormemente i reati in questo specifico ambito anche nell’anno che sta terminando.

Dalla parte delle donne

Incessante è stata poi l’attività contro un fenomeno di stringente attualità: quello della violenza di genere e domestica; infatti la sensibilità delle Istituzioni e dell’Arma riguardo al fenomeno è davvero alta, il personale dei vari Comandi dell’Arma astigiana è in costante contatto con l’Autorità Giudiziaria con cui ha anche creato un filo diretto di “buone pratiche operative” da attuare allorquando si trovasse a confrontarsi con un “codice rosso”.
Per quanto riguarda il dato numerico complessivo dei codici rossi, l’anno 2024, per l’astigiano, è in linea con il precedente: 66 attivazioni contro le 67 del 2023, sia come atti persecutori, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali in ambito domestico, minacce e violenze sessuali. Si ricorda il recentissimo arresto di un trentanovenne di Ferrere, sorpreso nelle vicinanze dell’abitazione della compagna che aveva denunciato pochi giorni prima ripetute intimidazioni, pedinamenti e atteggiamenti prevaricatori. Al ripetersi in modo ossessivo di tali atteggiamenti da parte del persecutore, i Carabinieri di San Damiano d’Asti, grazie alla prassi ormai collaudata con l’Autorità Giudiziaria, procedevano al suo arresto per atti persecutori, evitando così conseguenze peggiori.

Contro le strati del sabato sera

Altro punto di rilievo è quello del contrasto alle cosiddette “stragi del sabato sera” e in genere della sicurezza della circolazione stradale. Per tentare di arginare il fenomeno, l’Arma astigiana ha messo in campo ogni risorsa disponibile, implementando i servizi nelle zone e negli orari maggiormente interessati alla “movida”, senza trascurare i momenti di maggiore traffico. Nel corso dell’anno sono state elevate 983 contravvenzioni al Codice della Strada, di cui 128 per guida in stato di ebbrezza o assunzione stupefacenti, con altrettante patenti ritirate.
Questi risultati sono stati conseguiti anche mediante l’organizzazione di mirati servizi rinforzati di controllo del territorio (66 servizi straordinari), spesso con il duplice intento di rendere, come già accennato, più sicura la circolazione stradale, ma anche di fare fronte alle criticità di ordine e sicurezza pubblica dei vari centri della Provincia. Ci si riferisce a quei fenomeni di turbamento della serenità della normale vita degli abitanti dei maggiori centri urbani del nostro territorio. Esemplificativa è stata la risposta della Compagnia di Canelli a fronte degli atti vandalici commessi in una chiesa e nell’Istituto Comprensivo “Quattro Valli” di Incisa Scapaccino, delle risse e il disturbo della quiete pubblica in Via Filippetti a Canelli, e, da ultimo, del lancio di petardi negli esercizi pubblici di Nizza Monferrato durante lo shopping natalizio. In tutti questi casi, i Carabinieri di quella Compagnia sono riusciti ad identificare rapidamente gli autori di questi fastidiosi reati, per lo più minori o poco più che maggiorenni e a denunciarli, ponendo fine ai loro comportamenti illeciti.

Il controllo sulle armi

Particolare impegno è stato dedicato dai Carabinieri delle tre Compagnie astigiane nel controllo delle armi da fuoco detenute in Provincia. Queste attività sono dirette sia alla verifica della sussistenza dei requisiti per detenere le stesse sia del rispetto delle corrette regole per la loro tenuta. Nel complesso sono stati controllati 1727 detentori astigiani con un incremento del 38% rispetto al medesimo periodo dell’anno passato con oltre 850 armi versate o ritirate.

Ordine pubblico

Notevole anche l’impegno per servizi a presidio di manifestazioni pubbliche, fiere, eventi sportivi (con uomini e mezzi provenienti anche dei comparti di specialità quali unità cinofile, elicotteri, artificieri, tiratori scelti), che per l’elevato afflusso di pubblico richiedono una proporzionata presenza di forze dell’ordine. Si ricordano in particolare alcuni degli eventi che hanno caratterizzato il territorio provinciale: la visita ad Asti del Signor Presidente della Repubblica Sergio MATTARELLA, o, sempre nel capoluogo ed aree limitrofe, l’esercitazione di Protezione Civile, le manifestazioni ciclistiche internazionali che hanno interessato la Provincia, ovvero il Tour de France ed il Giro d’Italia.

Carabinieri a scuola

Il colonnello ha fatto anche un  accenno all’attività formativa dei Carabinieri del Comando Provinciale presso le scuole o altre Istituzioni. In quest’ultimo caso si vogliono richiamare gli incontri tenuti con la Croce Rossa astigiana al fine di sensibilizzare il personale di questo Ente in caso di intervento sui luoghi di reato, per una corretta conservazione degli elementi di prova, quando possibile, ed una adeguata gestione degli assistiti violenti. Per quanto riguarda gli incontri con gli Istituti scolastici i Carabinieri li hanno suddivisi in base all’età degli studenti partecipanti, in particolare per le classi elementari è stata privilegiata la visita al Comando Provinciale, ai vari reparti presenti e alle modalità, assai gradite agli alunni, di rilievo delle tracce e del fotosegnalamento. Per i frequentatori degli Istituti superiori, invece si sono affrontati argomenti più complessi quali atti di bullismo, cultura della legalità, sostanze stupefacenti e dopanti, violenza e prevaricazione di genere e tematiche ambientali.
Nel complesso in tutta la Provincia sono stati organizzati 36 incontri a cui spesso hanno partecipato, oltre che il personale delle Compagnie, anche rappresentanti dei Carabinieri Forestali e del Nas.
Sempre nell’alveo delle attività con le scuole, il Comando Provinciale di Asti, ha indetto per l’anno scolastico 2024/2025, il concorso “Questioni di Karma #poteteaiutarci, grandi consigli per aiutarvi al meglio”. Tale concorso, patrocinato dalla Città di Asti e dalla Banca di Asti, è destinato agli studenti delle classi IV e V degli Istituti di Istruzione Secondaria del capoluogo ed è diretto alla realizzazione di opere figurative (video, foto, rappresentazioni plastiche o grafiche) e letterarie (poesia e prosa), che permettano ai giovani di suggerire percorsi ed iniziative volte a stimolare l’altrui rispetto e l’adesione alle regole per una pacifica convivenza.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.

Edizione digitale