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Cronaca

Sicurezza, da Roma autorizzato
l'uso massiccio di pattuglie in strada

E' iniziata con il ricordo di Maria Luisa Fassi il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza straordinario che questa mattina si è tenuto in Prefettura ed è stato presieduto dal vice Capo della

E' iniziata con il ricordo di Maria Luisa Fassi il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza straordinario che questa mattina si è tenuto in Prefettura ed è stato presieduto dal vice Capo della Polizia dottor Fulvio Della Rocca. Non a caso, visto che il suo barbaro assassinio è stato il terzo nel giro di sei mesi e ha fatto scattare un livello di altissima allerta e insicurezza in un'intera città. Ma proprio il delitto di Maria Luisa è stato anche banco di prova per una Procura e per gli inquirenti dei carabinieri che in tre settimane sono risaliti al suo assassino, reo confesso, arrestato venerdì scorso. Una cifra di alta professionalità degli investigatori astigiani che, però, chiedono di essere messi nelle condizioni minime per lavorare.

«La mia presenza qui oggi, fortemente voluta dal Ministro Alfano e dal Capo della Polizia – ha detto il dottor Della Rocca – è segno della vicinanza e dell'attenzione che gli organi centrali hanno nei confronti di questa città colpita da ripetuti delitti in poco tempo».
E ha illustrato quello che il Ministero ha deciso per Asti e la sua provincia, e che è già in atto. Si tratta di un uso massiccio del reparto Prevenzione Crimine della Polizia degli equivalenti reparti dei carabinieri, per un controllo continuo del capoluogo e del territorio provinciale. Pattuglie per strada che fermano auto, identificano persone, controllano luoghi isolati, raccolgono segnalazioni e aiutano le forze dell'ordine in pianta stabile a notificare provvedimenti per reati cosiddetti minori che però sono quelli che minano più da vicino il senso di sicurezza dei cittadini.

Fino a quando questi super pattuglioni? Il Capo della Polizia non ha fornito una "data di scadenza", ritenendo che in questo momento per Asti è stato deciso questo impiego straordinario di uomini che va ad aggiungersi a speciali attività di contrasto ai furti in appartamento (dove la nostra città è al vertice delle classifiche nazionali) e al sistema di localizzazione dei reati sul territorio per interventi "chirurgici" e risolutori. Dai sindacati di polizia erano arrivate nei giorni scorsi (e sono state ribadite nel corso del presidio tenuto sotto la Prefettura durante lo svolgimento del Comitato), le richieste di un maggior numero di uomini in pianta organica alla Questura di Asti, magari attingendo maggiormente alle assegnazioni degli allievi che di diplomano a settembre alle scuole di Polizia. Chiesto anche un rinnovo del parco mezzi, che somma milioni di chilometri percorsi e spesso la stessa auto di pattuglia usata per tutti i turni del giorno.

«Esamineremo queste richieste – ha risposto il vice Capo della Polizia Della Rocca – così come valuteremo la richiesta di avere un invio di esperti investigatori tenendo conto che la soddisfazione di queste richieste fa parte di un quadro più generale che non riguarda solo Asti». Per il dottor Della Rocca, la presenza di maggiori pattuglie sul territorio è comunque un importante passo avanti per far ritrovare la serenità agli astigiani: «La soluzione dell'omicidio Fassi ha dimostrato come non esistano "isole felici" e che il pericolo può arrivare dalla porta accanto. Per questo tutto deve essere monitorato, con particolare attenzione a quegli ambiti che possono generare situazioni di rischio».

Daniela Peira

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