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Cronaca

«Sono stato rapinato», ma aveva
tentato di violentare una ragazza

Un giovane astigiano aveva raccontato di essere stato vittima di una rapina per strada, ma la Squadra mobile della polizia coordinata dal commissario capo Loris Petrillo ricostruisce la vicenda

Un giovane astigiano aveva raccontato di essere stato vittima di una rapina per strada, ma la Squadra mobile della polizia coordinata dal commissario capo Loris Petrillo ricostruisce la vicenda arrivando a denunciare lo stesso giovane per violenza sessuale. Secondo quanto avrebbe appurato la polizia, l’uomo e la donna che lo avevano avvicinato per strada erano in realtà i genitori di una ragazza che, spaventata, aveva loro raccontato di aver subito un episodio di violenza. Due amiche, una passeggiata pomeridiana in città.

Vengono avvicinate da un giovane su uno scooter, che rivolge loro apprezzamenti poco piacevoli. Loro proseguono, una delle amiche arrive a casa, l’altra prosegue. Le si fa di nuovo vicino il giovane, che riesce a condurla e a bloccarla nell’androne di un palazzo: esibendo le sue parti intime, ha “allungato” le mani sulla ragazza. Momenti terribili, ma la ragazza, sferrandogli un calcio, è riuscita a sottrarsi a lui e a fuggire. Una volta a casa i genitori l’hanno vista turbata e sono poi riusciti a fare in modo che la figlia si confidasse.

E’ così che tutti e tre si sono messi in auto, girando per la città alla ricerca del ragazzo, finchè non lo hanno individuato ed affrontato. La chiamata alla polizia con cui il giovane riferiva di un tentativo di rapina subito non ha fin da principio convinto i poliziotti. Il suo nome era già conosciuto agli investigatori. «Siamo riusciti a ricostruire l’intera vicenda – spiega il capo della Mobile Petrillo – E lo abbiamo denunciato per violenza e atti osceni». Si è avvalso della facoltà di non rispondere. Da parte del Questore Di Francesco nei suoi confronti un provvedimento di «divieto di avvicinamento».

Marta Martiner Testa

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