Il tribunale del Riesame revoca la sospensione dalla sua attività professionale dettata a metà marzo in concomitanza con il suo arresto per evasione fiscale. Per il suo avvocato si tratta di una decisione "di merito". Il 9 luglio l'udienza preliminare. No al patteggiamento, si valuta l'ipotesi del rito abbreviato.
E una lettura positiva quella che lavvocato Mirate fa della decisione del tribunale del Riesame di Torino che, a due giorni dalla scadenza naturale del provvedimento, ha revocato lordinanza che vietava a Vito Sorgente, noto commercialista astigiano di 72 anni, di svolgere la professione nel suo studio di corso Ferraris. «Considerando che lordinanza era a scadenza -ha commentato lavvocato Mirate- la revoca è uninterpretazione di merito rispetto alle disposizioni iniziali del gip. A favore del mio assistito, naturalmente».
Che, comunque, si troverà il 9 luglio a dover rispondere, nelludienza preliminare già fissata, della grave accusa di maxi evasione fiscale emersa dallindagine che, a metà marzo, aveva provocato un vero e proprio terremoto in molte piccole e medie attività commerciali e artigiane di mezza provincia.
Sorgente, anche sulla scorta di una intercettazione ambientale condotta dalla Guardia di Finanza di Asti, è accusato di aver suggerito a molti suoi clienti il trucchetto delle false consulenze, fatte solo per essere scaricate sulla dichiarazione dei redditi e abbattere così limponibile sl quale pagare le tasse.
Consulenze finte di parenti o amici che avevano scadenze di pagamento oltre i cinque anni e non venivano mai effettivamente pagate ma usate solo contabilmente per lo scarico. Uno scandalo che, insieme al noto commercialista astigiano, ha travolto decine di persone intestatarie di partite Iva: una dozzina nella prima tranche di indagine, oltre un centinaio nel prosieguo degli accertamenti di Finanza e Agenzia delle Entrate. I conti finali non sono ancora stati fatti, ma si parla di un recupero di milioni di euro di evasione. Per ludienza del 9 luglio lavvocato Mirate non ha anticipato alcuna strategia difensiva ma una cosa la esclude categoricamente: «Sicuramente non patteggeremo. Stiamo valutando un eventuale rito abbreviato».
Daniela Peira