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Spacca il parabrezza con un pugnoScene di violenza dopo un incidente
Cronaca

Spacca il parabrezza con un pugno
Scene di violenza dopo un incidente

Un banale incidente (senza feriti) in corso Alessandria ha dato il via ad una sequenza da film d’azione con un crescendo di violenza che è sfociato con la richiesta di intervento dei carabinieri. A

Un banale incidente (senza feriti) in corso Alessandria ha dato il via ad una sequenza da film d’azione con un crescendo di violenza che è sfociato con la richiesta di intervento dei carabinieri. A farci il racconto, in una lettera inviata al giornale, è uno dei due protagonisti di questa storia; non abbiamo potuto rintracciare l’altro automobilista ma i carabinieri hanno confermato la presenza della doppia denuncia reciproca. Per tutti e due le accuse sono di minacce e danneggiamento, con relativa querela reciproca (l’uno per aver provocato danni all’auto, l’altro per aver rotto il parabrezza) mentre ad uno solo è stato contestato, dai carabinieri, anche il porto abusivo di oggetto atto ad offendere (il piccolo bisturi recuperato nell’auto di cui parla il nostro lettore).

E’ successo tutto nel pomeriggio di venerdì scorso, nei pressi della rotonda della Gate quando l’automobilista che si è rivolto al giornale, Gabriele L. lamenta di essere stato urtato a sinistra da un’altra auto. A mezzi fermi lui l’ha invitato a scendere per constatare i danni, ma l’altro si è dato alla fuga. «Dopo 50 metri lo raggiungevo, lo sorpassavo e mi fermavo davanti a lui – prosegue nel racconto Gabriele – ma l’altro invece di fermarsi mi urtava di nuovo facendo incastrare il muso della mia auto sul marciapiede e tentava di nuovo di scappare. Allora scendo dalla mia auto, raggiungo l’altro e, visto che aveva il finestrino giù, provo a sfilargli le chiavi dal cruscotto. A quel punto lui ha fermato del tutto l’auto, è sceso e con un fermacarte in mano mi ha detto “Ora ti tolgo dal mondo”».

Il racconto di Gabriele prosegue con un altro round, con un’aggressività crescente. «Ho telefonato alle forze dell’ordine, ma nel frattempo quello voleva andarsene. Mi sono messo davanti ma lui ha appoggiato il paraurti alle mie gambe, sgasando in folle per mettermi paura. Poi mi ha fatto sbilanciare e io sono finito sul cofano della sua auto. Visto che non aveva alcuna intenzione di fermarsi, ho dato un violento pugno al parabrezza per bloccarlo, ma il vetro è andato in mille pezzi».
A quel punto, prima che questa incredibile lite prendesse una piega ancora più pericolosa, sono provvidenzialmente arrivati i carabinieri che hanno preso tutti e due e li hanno portati in caserma per gli accertamenti del caso.

Daniela Peira

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