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Cronaca

«Ho sentito i colpi di pistola, mi sono
affacciata e ho visto un uomo a terra»

Il sentimento che più di altri serpeggia ora tra gli abitanti di quel lato di corso Alfieri è la paura. La paura di rappresaglie, di non poter più uscire la sera senza correre rischi. Ma dopo il

Il sentimento che più di altri serpeggia ora tra gli abitanti di quel lato di corso Alfieri è la paura. La paura di rappresaglie, di non poter più uscire la sera senza correre rischi. Ma dopo il fatto di sabato notte, la paura è cresciuta nella stessa misura tra tutti gli astigiani, che non vogliono proprio immaginare di non poter più fare quattro passi per la città in un normale sabato sera, meglio se proprio quello di San Valentino, senza incappare in qualche pallottola vagante. Sabato scorso, poco prima di mezzanotte, infatti, corso Alfieri si è trasformato in un set da "CSI, scena del crimine", solo che questa volta non era finzione.

All'improvviso i colpi di pistola. La gente in casa si è affacciata dalla finestra per capire cosa stesse accadendo. «Tutto si è svolto nell'arco di pochissimi minuti -? ha raccontato la titolare della pizzeria aperta da poco proprio di fronte al parcheggio dell'università -? ho sentito diversi spari, non so quanti. Non li ho contati. Però non ho visto nulla. Mi trovavo alla cassa e non potevo uscire. Certo, ho chiamato i carabinieri, i colpi di pistola li ho avvertiti chiaramente. Dopo qualche istante ho visto un'auto sfrecciare ad alta velocità in corso Alfieri e poi più nulla». Dopo la sparatoria la gente si è affacciata dai vetri, si è ritrovata in corso Alfieri, voleva capire cosa fosse accaduto, ma sull'arteria non c'era nulla. Nessun ferito, nessuno che stesse scappando. In effetti il giovane raggiunto da almeno tre proiettili è stato caricato sull'auto e portato all'ospedale dagli stessi amici con cui viaggiava e la strada è rimasta deserta, silenziosa, atterrita per quanto accaduto. «Le forze dell'ordine sono arrivate una prima volta -? ha raccontato una signora che si trovava sul posto ?- hanno chiesto qualcosa ad alcuni passanti, ma nessuno sapeva nulla. Se ne sono andati e poi sono nuovamente tornati e hanno iniziato i rilevamenti. Cercavano i bossoli».

«La sparatoria è avvenuta tra due auto – ha detto un'altra signora che abita in zona – Ho visto una persona a terra, ma mi sono chiusa in casa. In quel momento non si sa cosa possa succedere, potrebbero anche entrare in casa. La prima cosa che pensi è di nasconderti. Poi, quando la sparatoria è finita per strada la persona non c'era più». E' chiaro che il rischio corso dagli astigiani è stato grande. Potevano esserci persone che uscivano dal parcheggio, dalle pizzerie o dai locali e trovarsi in mezzo ad un putiferio del genere era un attimo. E intanto i cittadini si chiedono cosa sia diventata la nostra città e cosa si possa fare per porre rimedio ad una situazione che sta diventando insostenibile.

f.d.

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