Da tre giorni le famiglie che occupano l'ex Mutua di via Orfanotrofio sono totalmente al buio. L'Enel, infatti, ha interrotto l'erogazione al contatore da cantiere che, tre anni fa, aveva
Da tre giorni le famiglie che occupano l'ex Mutua di via Orfanotrofio sono totalmente al buio. L'Enel, infatti, ha interrotto l'erogazione al contatore da cantiere che, tre anni fa, aveva garantito la corrente elettrica alle dodici famiglie senza casa che si erano sistemate negli ex ambulatori dell'Asl. Ora l'interruzione per due ordini di motivi. Da una parte il regolamento che prevede che questo tipo di contatori e di relativi contratti non possa rimanere attivo per più di 36 mesi (e questi sono scaduti). L'altro motivo risiede in una morosità di circa 5 mila euro accumulatasi bolletta dopo bolletta, anche a seguito di tariffe e condizioni più onerose rispetto ad un normale contatore di casa.
Da martedì, dunque, tutto spento. Per le urgenze di ricarica di pile e altro ci si affida ad amici e conoscenti chiedendo in prestito per qualche ora una presa di corrente, mentre per la vita all'ex Mutua ci si affida all'improvvisazione, con candele per far luce, spesa di prodotti non deperibili per mancanza di funzionamento dei frigoriferi e cucina su fornelli a gas.«Cercano di farsi luce con mezzi di fortuna, i pericoli per la loro incolumità, tanto spesso evocati strumentalmente da Galvagno prima e da Brignolo poi, potrebbero farsi reali -è il commento amaro di Carlo Sottile del Coordinamento Asti Est– Perché si è giunti a questo punto? Perché l'esperienza di questa piccola comunità cittadina ha raccolto indifferenza, incomprensioni e ostilità. Solo pochi cittadini volenterosi, alcuni giovani architetti, i militanti di una Associazione e il Collettivo che ha animato momenti di apertura di questa esperienza alla città, ne hanno colto il valore e le potenzialità».
Per il Coordinamento e tutti gli "amici" che in questi tre anni hanno sostenuto le famiglie e le hanno aiutate nella costruzione di una domiciliarità che andava oltre l'emergenza, la decisione di spegnere la luce nell'edificio dell'ex Mutua è peggio di uno sgombero (peraltro già decretato dai giudici ma finora mai attuato) perchè tradisce l'intenzione di rendere invisibile la povertà e le persone che la subiscono.
d.p.