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Studenti rapinati all’uscita da scuola
Cronaca

Studenti rapinati all’uscita da scuola

Alcuni dei ragazzi minacciati, raggiunti nel momento in cui si staccavano magari dal gruppo degli amici o si allontanavano da soli all’uscita dalla scuola, non avevano potuto fare altro che consegnare quanto veniva loro chiesto

Gli episodi si ripetevano da un paio di mesi e i carabinieri si sono messi al lavoro fin dalle prime denunce e dalle prime informazioni raccolte, al fine di spezzare la spirale di preoccupazione che serpeggiava tra i ragazzini in città nella fascia di orario pomeridiana tra le 16 e le 19.

La consegna dei soldi che avevano in tasca, del portafoglio o del telefono cellulare, sotto la minaccia delle botte: così una giovane gang agiva nel centro cittadino, in particolare nei pressi delle scuole e dei parchi cittadini, luoghi abituali di ritrovo dei giovani astigiani, nelle ore del pomeriggio.

Una situazione che aveva destato una certa preoccupazione. E alcuni dei ragazzi minacciati, raggiunti nel momento in cui si staccavano magari dal gruppo degli amici o si allontanavano da soli all’uscita dalla scuola, non avevano potuto fare altro che consegnare quanto veniva loro chiesto.

I carabinieri della Compagnia di Asti, coordinati dal capitano Alessandro Guglielmo, per tre delle rapine avvenute in città secondo quelle modalità hanno arrestato nei giorni scorsi due giovani astigiani, uno dei quali di origine albanese, di 19 e 20 anni.

Arresti che sono derivati da un’attività di indagine che ha comportato anche servizi di appostamento nei pressi delle scuole. Spesso attraverso personale in borghese.

All’udienza di convalida degli arresti, al Tribunale di Asti, i ragazzi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. A rappresentare il giovane italiano l’avvocato Claudia Malabaila; il giovane di origine albanese è invece difeso dagli avvocati Roberto Caranzano e Andrea Furlanetto: i legali hanno chiesto per i loro assistiti gli arresti domiciliari.

Marta Martiner Testa

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