Cerca
Close this search box.
Tiziana e i casi astigiani di video hard virali
Cronaca

Tiziana e i casi astigiani di video hard virali

Nell’Astigiano si contano sulle dita di una mano i casi simili a quelli di Tiziana, denunciati negli ultimi anni

Il drammatico suicidio di Tiziana alza il velo su un fenomeno che non è particolarmente diffuso, ma è comunque presente in ogni angolo del Paese. E, anche se parliamo di piccoli numeri, si tratta di un’aggressione in piena regola alle persone che possono, come tragicamente dimostrato, portare al sacrificio di una vita.

Nell’Astigiano si contano sulle dita di una mano, i casi simili a quelli di Tiziana, denunciati negli ultimi anni. Episodi con caratteristiche abbastanza comuni: vittime sono sempre donne e sempre erano consapevoli, quando sono state filmate, che qualcuno le stava riprendendo.

Abbastanza simile il canovaccio che accompagna queste storie: in un momento di particolare idillio e passione di due persone che hanno una relazione, uno vuole spingersi oltre, filmando i rapporti intimi. Sembra un gioco e si dice di sì. Quei filmati restano nel telefonino o nel pc fino a quando la relazione si interrompe bruscamente e subentrano risentimenti e rancori. E allora quel filmato, che normalmente è nelle mani dell’ex fidanzato, torna buono per fare del male. Spesso senza neppure immaginare quanto.

La differenza dei casi astigiani con quello di Tiziana è la vastità della diffusione. Non è mai capitato che video girati in privato venissero “buttati” su social accessibili a tutti. Certo, ne sono stati fatti circolare, ma sempre in una cerchia di amici, conoscenti o appartenenti a gruppi di whatsapp o a gruppi chiusi di Facebook. E simili sono anche i “consumatori” di questo tipo di hard film casalinghi: maschi con particolari “pruriti” che sanno dove cercare e dove trovare. Ma è difficile che un video esca al di fuori di questa cerchia.

Certo, nei casi di dispetto dopo una rottura di fidanzamento, il rischio è che il video venga inviato a poche persone, ma quelle vicine alla vittima. E tanto basta per mandarla in crisi, per farle perdere il posto di lavoro, per costringerla a cambiare casa e spesso per metterla in seria difficoltà nelle relazioni famigliari.

Visto che è difficilissimo bloccare la diffusione dei video una volta fatti, il consiglio della Polizia è quello di prevenire il problema alla radice, facendo molta molta attenzione a chi si dà il consenso di riprendere rapporti intimi.

Daniela Peira

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Edizione digitale