Era già in Pronto Soccorso dalla notte fra martedì e mercoledì perchè lamentava di non riuscire a dormiva e pretendeva una dose di metadone che medici ed infermieri non gli hanno dato perchè dovevaseguire scrupolosamente la terapia concordata con il Serd. Ma lui, un uomo di 46 anni, Fabio A., senza fissa dimora, tossicodipendente in crisi di astinenza, non ne ha voluto sapere di accettare la dimissione che gli era stata firmata ed andarsene.
Ha cominciato prima ad inveire contro il personale medico di turno mentre stava curando altri pazienti, poi ha sbattuto più volte la testa nel muro con l’intento di ferirsi e costringere così i medici a tenerlo ancora ricoverato e a somministrargli il metadone.
Nel frattempo, visto il caos combinato, è intervenuto il poliziotto di turno al posto di polizia ospedaliero. Appena si è accorto della presenza dell’uomo in divisa, il tossicodipendente ha cominciato ad inveire contro di lui, insultandolo anche pesantemente e infine gli si è scagliato contro procurandogli alcune lesioni ad una mano.
A quel punto il poliziotto, visto che era impossibile contenere l’aggressività del tossicodipendente ha chiesto l’intervento di una Volante che lo ha arrestato per oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale.
Questa mattina, assistito dall’avvocato Claudia Malabaila, ha presenziato all’udienza di convalida innanzi al giudice Dunn. Anche in quella sede la sua preoccupazione più grande è stata la ricerca di una dose di metadone visto che, con l’arresto, ha saltato la somministrazione di ieri e di oggi. Sull’aggressione al poliziotto e alla scenataccia in Pronto Soccorso ha detto di ricordare poco o niente, solo il suo stato di astinenza che lo spingeva a chiedere il metadone ai medici.
Il giudice Dunn ha convalidato l’arresto imponendogli l’obbligo di firma tre giorni la settimana presso la caserma dei Carabinieri in attesa della Direttissima che si terrà nelle prossime settimane.