Prendendo per buone le indiscrezioni secondo le quali il corpo di Elena Ceste sarebbe stato adagiato e nascosto da qualcun altro nel rio Mersa, si escludono due delle ipotesi che inizialmente erano
Prendendo per buone le indiscrezioni secondo le quali il corpo di Elena Ceste sarebbe stato adagiato e nascosto da qualcun altro nel rio Mersa, si escludono due delle ipotesi che inizialmente erano state formulate: quella del suicidio sul posto e della caduta accidentale dopo il vagare per la campagna in preda alla confusione e all'agitazione, infreddolita e senza occhiali.
Il corpo rinvenuto composto non può che portare ad una sola risposta: Elena è stata nascosta lì. Ma, in tal caso, rimangono ancora aperte altre due ipotesi: quella dell'omicidio e quella del solo occultamento del cadavere. Già, perchè la donna potrebbe anche essersi davvero tolta la vita, ma nella sua casa, durante l'assenza del marito per portare a scuola i figli quella mattina. Rientrato a casa, l'uomo potrebbe aver fatto la straziante scoperta e aver agito d'impulso, scegliendo di portare altrove il corpo della moglie. Questa eventualità, fornirebbe qualche spiegazione in più alle stranezze sui vestiti (la donna è stata seppellita nuda come potrebbe averla trovata il marito) e soprattutto sulla presenza degli occhiali integri a casa (così come spesso capita di trovarli accanto ai corpi di persone suicide).
Spiegherebbe anche la perdita della traccia della donna subito fuori dal cancello di casa da parte dei cani molecolari usati per le ricerche. Sono addestrati a seguire le tracce di persone vive, non di quelle morte. Anche se quest'ultimo particolare, ovviamente, vale anche in caso di omicidio avvenuto nell'abitazione. Ma perchè l'uomo avrebbe dovuto nascondere il corpo della moglie? Proseguendo il cammino nel campo delle ipotesi, si deve ricordare che si tratta di una famiglia profondamente credente e religiosa; un suicidio, oltre ad essere un dramma famigliare, assumerebbe anche i contorni di una grave violazione dell'etica cristiana.
Un'altra ragione che potrebbe aver spinto l'uomo al gesto sarebbe da ricercare nel tentativo di voler allontanare da sè i sospetti di eventuali responsabilità "morali" nel gesto della donna. Ogni volta che ci si trova di fronte ad un caso di suicidio, chi rimane deve confrontarsi con i sensi di colpa per non aver saputo comprendere lo stato di prostrazione dell'altro e, in questo caso, potrebbe essere stato anche un gesto maldestro ed emozionale per tenere i figli al riparo dal dolore di una madre che decide di togliersi la vita.
Anche se, proprio la presenza di quattro figli ancora piccoli stride fortemente con la possibilità che Elena potesse decidere di togliersi la vita. Da una parte il suo stato di grande ansia e agitazione raccontata dal marito e riferita alla sera precedente la scomparsa, dall'altra le dichiarazioni di parenti e conoscenti che sostengono di non aver mai raccolto confidenze su eventuali malesseri profondi ed irreversibili della donna. Rimarrebbe poi da accertare come la donna possa essersi tolta la vita in casa senza lasciare alcuna traccia rilevabile dagli inquirenti che hanno indagato sulla sua scomparsa.
d.p.