Tutto è partito da una verifica fiscale a carico di una importante società astigiana che si colloca in un segmento medio alto di conferimento alle acciaierie di ferrovecchio riciclato
Una lunga verifica, iniziata nel 2014, si è chiusa nei giorni scorsi con la denuncia di 22 persone alla Procura della Repubblica di Asti per traffico illecito di rottami ferrosi e reati tributari annessi.
Ma, anche se ad aver lavorato a questa indagine è stato il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Asti, è un reato ambientale quello più grave emerso dai complessi accertamenti effettuati su una rete piuttosto ramificata di piccole società astigiane, torinesi e bresciane.
Tutto è partito da una verifica fiscale a carico di una importante società astigiana che si colloca in un segmento medio alto di conferimento alle acciaierie di ferrovecchio riciclato.
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Daniela Peira