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Cronaca
In tv

Trasmesso a “Chi l’ha Visto?” l’appello astigiano della donna che cerca la madre naturale

E’ andato in onda mercoledì sera. Silvia vorrebbe conoscere la donna che nel 1966 l’abbandonò neonata nel confessionale della chiesa del Don Bosco

Mercoledì sera la popolare tramissione di RaiTre “Chi l’ha visto?” (qui il link al podcast che presenta il servizio al minuto 2.10.32) ha chiuso la sua edizione con l’appello lanciato da Silvia, la donna che da tempo sta cercando la sua madre naturale.

Il primo appello Silvia lo aveva lanciato dalle pagine de La Nuova Provincia. Silvia, ora una donna adulta, è quella neonata che nel novembre del 1967 venne abbandonata in una scatola di cartone nel confessionale della cappella del Don Bosco.

Il nostro giornale aveva raccolto la sua storia e un primo risultato era arrivato: quel suo appello aveva risvegliato una tenerezza e un affetto mai sopiti in Vincenzina, un’anziana signora astigiana che all’epoca del ritrovamento di Silvia gestiva una merceria in via Conte Verde e per prima vestì la neonata. Non solo, fu lei a offrirle i primi abbracci e il primo amore materno insieme alle ostetriche della Maternità che se ne presero cura fino all’adozione.

Silvia divenne la figlia amatissima di una coppia di Acqui Terme che le nascose di essere stata adottata; lei lo scoprì quando dovette presentare i certificati per sposarsi, a 21 anni.

Alla morte dei genitori adottivi Silvia ha cominciato ad accarezzare l’idea di scoprire le sue vere origini e così è arrivata ad Asti per provare a vedere se la sua vera madre o qualcuno che fosse a conoscenza della sua nascita potesse aiutarla a colmare questo vuoto della sua vita.

Nessuna rivalsa nè rivendicazione nè giudizio sull’abbandono: solo il desiderio di sapere perchè.

A “Chi l’ha visto?” la giornalista Francesca Carli ha ripercorso le ricerche di Silvia con l’aiuto anche di Fabrizio Pace, vicepresidente regionale dell’Associazione Penelope ed è venuta nella redazione de La Nuova Provincia per fare riprese dei giornali dell’epoca, degli articoli attuali e per intervistare chi ha scritto del caso.

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