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Cronaca
Ordine Forense di Asti

Tribunale di Asti, cancelleria civile aperta solo 2 ore al giorno: gli avvocati ricorrono al Tar

Sono troppo poche per smaltire il lavoro di un tribunale che ha giurisdizione su un bacino di 400 mila utenti. Dichiarato anche lo stato di agitazione

L’Ordine degli Avvocati di Asti ha presentato ricorso al T.A.R. Piemonte per impugnare il provvedimento del Presidente del Tribunale di Asti del dicembre 2021, che ha ridotto l’orario di sportello della Cancelleria Civile del Tribunale che gestisce le cause civili ordinarie e quelle di separazione e divorzio (la “Cancelleria Contenzioso – separazioni e divorzi”) a sole due ore al giorno, dalle 9 alle 11 dal lunedì al venerdì, limitando anche i contatti telefonici a tale orario. Così ha deliberato l’Assemblea Straordinaria degli Avvocati del Foro di Asti recentemente riunita, dando mandato al Consiglio dell’Ordine di verificare la possibilità di ricorrere; nei giorni scorsi il suo presidente, avvocato Marco Venturino, ha conferito la procura al ricorso agli avvocati prof. Paolo Scaparone e Jacopo Gendre, entrambi del Foro di Torino, e ora il ricorso è stato notificato e depositato; nel mese di febbraio sarà discussa l’istanza di sospensiva del provvedimento.

Con la stessa delibera, l’Assemblea ha proclamato lo stato di agitazione della categoria, ritenendo illegittimo, ingiustificato ed eccessivamente restrittivo il provvedimento ora impugnato.

«Si tratta infatti della Cancelleria nella quale confluisce la maggior parte del contenzioso civile – si legge in una nota dell’Ordine degli Avvocati di Asti –  e la legge prevede che lo sportello debba rimanere aperto al pubblico almeno quattro ore al giorno, come era in precedenza (l’ultima ora era riservata alle urgenze). L’Ordine prende atto e sottolinea che l’adozione del provvedimento non è in alcun modo collegata all’attuale stato di emergenza dovuto alla pandemia, ma deriva unicamente da ragioni di distribuzione interna del personale.

La grave decisione di ricorrere al Giudice Amministrativo segue altre tre delibere assunte dall’Assemblea degli Avvocati tenutesi fra luglio e novembre 2021, con le quali si sollecitava il Tribunale a un dialogo con l’Ordine per condividere (com’è usuale)  misure organizzative tali da consentire la celebrazione di un maggior numero di udienze e più agili modalità di accesso alle cancellerie, anche in periodo emergenziale, al fine di facilitare una più rapida ed efficace ripresa delle attività giudiziarie nel circondario del Tribunale astigiano, dopo il blocco imposto dal lockdown del 2020, e le successive misure restrittive dettate dal Presidente del Tribunale.

L’Avvocatura – prosegue il comunicato – si è sempre mossa nella convinzione che, soprattutto in questo difficile periodo, l’accelerazione e la semplificazione dell’iter dei processi civili e penali e degli accessi agli uffici siano fondamentali per garantire una più puntuale difesa dei diritti dei cittadini e concorrere in misura importante alla ripresa economica (così prevede del resto il PNRR, che ha imposto all’Italia urgenti riforme per accelerare i procedimenti giudiziari). Con lo stesso obiettivo l’Ordine Forense ha anche concesso da tempo al Tribunale l’uso di due locali della propria sede per la celebrazione delle udienze civili, e istituito un servizio volontario di deposito nella Segreteria dell’Ordine degli atti destinati ai Giudici di Pace di Asti e Alba, così contribuendo a decongestionare le rispettive cancellerie.

Le varie proposte e richieste formulate dall’Avvocatura in questa direzione non hanno però trovato accoglimento né risposta, ed anzi il provvedimento ora impugnato va in direzione contraria, restringendo ulteriormente l’accessibilità agli Uffici interessati, con serie ripercussioni anche sulla popolazione che ne abbia necessità, la quale non ha neppure l’accesso ai fascicoli processuali telematici, disponibile invece per gli avvocati.

La categoria, nel proclamare lo stato di agitazione, ha ribadito la necessità del dialogo con la Magistratura e la sua costante disponibilità a un lavoro congiunto al fine comune di migliorare il Servizio Giustizia nell’importante cirondario del Tribunale di Asti, che comprende la maggior parte della provincia di Asti e il territorio del soppresso Tribunale di Alba, il quale si estende, oltre alla zona di Alba, a quelle di Bra e Carmagnola, con un’utenza superiore a 400.000 abitanti e  circa 650 avvocati iscritti all’Ordine¨.

La replica del presidente: «Questione di organico»

Si dichiara sorpreso, il presidente del Tribunale di Asti, Girolami, per il ricorso al Tar su un provvedimento organizzativo interno al Palazzo di Giustizia.
Che spiega così: «Di fondo vi è una grande carenza di organico la quale sta mettendo in grandi difficoltà l’organizzazione generale del lavoro in Tribunale. Come dirigente amministrativo, oltre che presidente del tribunale, sto lavorando per riuscire a garantire i servizi con il personale a disposizione.
Intanto sottolineo che la riduzione allo sportello della Cancelleria Civile è stata di una sola ora: siamo passati da 3 a 2 ore. Una decisione dettata dal fatto che serviva una persona alla segreteria della presidenza particolarmente sguarnita per quelle carenze di organico di cui ho parlato sopra. E la persona che è in distacco svolge ancora una parte di lavoro del suo precedente ufficio proprio per non pesare sui colleghi».
Il presidente spiega la sua decisione con una valutazione fatta per arrecare meno disservizio possibile.
«La cancelleria di contenziosi e separazioni, conta un’affluenza che non supera mediamente le 10 persone al giorno e mi è parso del tutto compatibile con una riduzione oraria. Sono convinto che con un po’ di comprensione e organizzazione da parte degli avvocati, questo provvedimento non impatti così tanto sulla loro attività. Tenento conto, anche, che il processo civile si svolge già prevalentemente a livello telematico».
Da dicembre ad oggi vi è stato un ricco carteggio fra Ordine degli Avvocati, Presidente del tribunale e presidente di Corte d’Appello e il dottor Girolami respinge l’accusa di “indisponibilità”: «Io sono in ufficio in tribunale tutti i giorni, la mia porta è sempre aperta e ricevo sempre tutti».
Sottolineando che, comunque, atti urgenti vengono sempre ricevuti. Il provvedimento riguarda solo gli atti ordinari.

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