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Tribunale, tutto prontoper il raddoppio con Alba e Bra
Cronaca

Tribunale, tutto pronto
per il raddoppio con Alba e Bra

Numeri alla mano, fascicoli e magistrati in carico sono molto simili tra i tribunali delle due città. Si attende il completamento dell'organico, il personale amministrativo aumenterà di una sessantina di unità. Quando sarà completamente attivato l’accorpamento, l'attuale attività sarà destinata a raddoppiare. Il passaggio definitivo è previsto per metà settembre…

Nonostante i piedi puntati da parte albese e a meno di veloci colpi di mano del Governo che si insedierà in primavera, il 2013 segna lo storico accorpamento fra il nostro tribunale e quello di Alba. Una decisione presa ad agosto e, rispettate le pubblicazioni dei decreti, entrerà in vigore il 13 settembre, giorno in cui tutto dovrà essere pronto per le prime udienze nell’unica sede astigiana. Una fusione che non preoccupa il presidente del tribunale di Asti Francesco Donato il quale, fin dall’indomani dell’approvazione del decreto, ha lavorato per ottimizzare questo passaggio, forte di una struttura, quella del nostro Palazzo di giustizia, che con pochi accorgimenti è in grado fin da subito di ottemperare al suo nuovo e più vasto compito.

Con un’analisi sui numeri di fascicoli, di cause pendenti e di personale. Da questa lettura emerge che, sostanzialmente, facendo una sorta di somma ideale di ogni tipo di fascicolo e tenendo conto che Alba si porta “in dote” anche la sezione staccata di Bra, piuttosto pesante sul fronte penale, l’attuale attività del tribunale di Asti raddoppierà quando sarà completamente attivato l’accorpamento. Ora la pianta organica del tribunale di Asti prevede la presenza del presidente, di un presidente di sezione e di 11 giudici; stessi numeri per Alba tranne un giudice in meno. Con la revisione della pianta organica, attesa per le prossime settimane, si perderà almeno un posto arrivando ad un conto finale di 21 giudici, un presidente del tribunale e due di sezione.

La Procura attualmente conta in pianta organica (ma non effettivi) un procuratore capo e 6 sostituti, appena uno in più di Alba mentre si attende un ufficio Gup/Gip di almeno tre magistrati, anche se uno di loro già oggi è in via di trasferimento. Il personale amministrativo vedrà un arrivo di una sessantina di unità. «Fino a tutto il 2013 sarà inevitabile avere ruoli “scoperti” dovuti a trasferimenti –spiega il presidente Francesco Donato, che sarà confermato a capo del tribunale accorpato- ma nelle prime settimane del 2014 arriveranno i giudici di prima nomina e questo consentirà di lavorare a organico pieno».

Quello dei trasferimenti è un capitolo che nell’ultimo hanno ha visto al tribunale di Asti la partenza di 4 giudici su 11 cui si è aggiunta una maternità portando al 45% l’indice di scopertura magistrati. Nonostante questo, però, chi è rimasto, è riuscito ad abbassare il tempo dei processi che si è ridotto del 15% per quelli definiti da sentenza (in tutto 590) e di oltre il 20% (116 complessivi) per quelli definiti con altra modalità con un azzeramento dei fascicoli di vecchia data che attendevano di essere trattati. Con l’inizio del 2013 sono 4600 le cause pendenti nel civile, 1400 quelle penali davanti ai giudici monocratici e 42 davanti ai collegi. Una novantina sono i fallimenti che attendono di essere trattati mentre nel 2012 ne sono stati dichiarati circa 50. Numeri equivalenti anche per quanto riguarda l’attività del tribunale di Alba.

Daniela Peira

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