Alla vigilia di Natale l'ordinanza del sindaco per il pericolo di crolli, 44 giorni dopo il cedimento di parte del castello. Nel tardo pomeriggio di mercoledì l'avancorpo dello storico
Alla vigilia di Natale l'ordinanza del sindaco per il pericolo di crolli, 44 giorni dopo il cedimento di parte del castello. Nel tardo pomeriggio di mercoledì l'avancorpo dello storico maniero che domina il paese di Frinco è franato su se stesso scivolando verso valle. Diverse decine di metri cubi di materiale ha invaso una proprietà sottostante lambendo una casa ed occupato tutta la carreggiata di via al Castello. Fortunatamente un'area già soggetta al provvedimento dell'amministrazione comunale che ne vietava il transito e conseguente inagibilità sia della chiesa parrocchiale che di tre abitazione che si affacciano sulla porzione della strada.
"Mio fratello che vive alcune abitazioni più a valle ha sentito degli strani rumori, poi un forte boato durato una manciata di secondi" commenta il cantoniere del Comune. Erano circa le 18,30 quando il blocco costituito dall'androne, edificato in epoca più recente rispetto al complesso originario del 1300, è franato complice le ultime abbondanti precipitazioni piovose. Il terreno su cui era posato ha forse ceduto e l'avancorpo si è distaccato dal blocco centrale. Il materiale ha invaso il giardino dell'abitazione di Mariuccia Avidano, una delle tre case oggetto dell'ordinanza sindacale di fine anno. Nonostante ciò la proprietaria, al momento del crollo, si trovava all'interno dell'abitazione ma non ha riportato nessuna ferita. Ora abbandonerà definitivamente la dimora trovando alloggio presso parenti. La porzione di immobile oggetto della frana era la stessa che veniva costantemente monitorata, registrando un movimento delle crepe minimo ma progressivo.
Già nel marzo 2011 un primo crollo interno al castello era stato accertato dai Vigili del Fuoco, pochi mesi dopo la decisione del Comune di transennare l'area fino a dopo continui confronti quella di interdirla del tutto, in nome dell'incolumità pubblica di persone e beni. Un ultimo vertice si era svolto il 31 gennaio in Municipio alla presenza di Vigili del Fuoco, Prefettura e Genio civile. Il castello è sempre stato di proprietà privata e ad oggi è in mano al curatore della Immobiliare Dauphr Srl di Milano, dichiarata fallita nel 2012. Una prima asta bandita a settembre, era andata deserta, una seconda si sarebbe dovuta tenere a maggio. Ma dopo gli ultimi fatti il condizionale è d'obbligo. Se il castello aveva già dovuto subire l'onta del fallimento, negli Anni '60 quando venne acquistato dall'azienda Morlini che vi impiantò un allevamento di pollame, mai aveva accusato un danno così ingente.
m.s.