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Cronaca

«Un uomo da non contraddire»  
Il profilo di Buoninconti secondo il Gip

«Un soggetto pronto all'ira, una persona da non contraddire, anzi, a cui è consigliabile obbedire». Definiscono così Michele Buoninconti, come si legge nell'ordinanza di carcerazione

«Un soggetto pronto all'ira, una persona da non contraddire, anzi, a cui è consigliabile obbedire». Definiscono così Michele Buoninconti, come si legge nell'ordinanza di carcerazione emessa dal Gip Marson, alcuni parenti, vicini di casa e colleghi di lavoro. Un uomo che «presenta le caratteristiche proprie di chi soffre di un disturbo della personalità di tipo ossessivo?compulsivo, patologia che si connota anche per l'eccessiva coscienziosità, scrupolosità ed intransigenza in tema di moralità, etica o valori, per la riluttanza a delegare compiti o a lavorare con altri, a meno che non si sottomettano al suo modo di fare le cose», evidenzia il consulente incaricato di approfondire gli aspetti relativi alla sua personalità: valutazioni, secondo il giudice, coerenti con le considerazioni fatte dal suo medico di famiglia a Costigliole, definite "acute".

Un uomo che nelle intercettazioni ambientali «si sente viaggiare da solo in auto e recitare preghiere in modo ossessivo, anche cantando». Un uomo «con totale assenza di autocontrollo», dice il giudice, ricordando anche il grave episodio di aggressione alla troupe televisiva di "Porta a porta" (ma c'erano già stati dei precedenti), di «tale violenza, inusitata e ingiustificata, esercitata di fronte ai due figli più piccoli, rimasti "impietriti", secondo la testimonianza di una vicina». Episodi di violenza che molte persone, da rappresentanti del cosiddetto mondo della "cultura" fino alle persone più semplici, hanno frettolosamente giustificato come "umana conseguenza dell'assedio mediatico", ma che sono state inseriti dal giudice Marson nel quadro che descrive nell'ordinanza che l'ha portato in carcere la figura di Michele Buoninconti: «una personalità dalla spiccata attitudine delinquenziale», che «fin dal mattino della scomparsa della moglie mostra un comportamento irridente e oppositivo verso gli inquirenti» e che «condizionava i figli nelle testimonianze che dovevano rendere».

Impressioni che in questi mesi molti avevano colto attraverso i racconti e le indiscrezioni che emergevano e che ora sono tracciate nero su bianco dagli inquirenti che si sono avvalsi di un anno di indagini, attraverso perizie, intercettazioni telefoniche e ambientali, testimonianze. Un quadro definito «inquietante»: «Nella vita di Buoninconti e nell'organizzazione della famiglia esistono solo ruoli, a cui corrispondono precisi doveri, che devono essere interiorizzati e rispettati da tutti. Un soggetto al quale nulla deve sfuggire, interessato ad avere tutto sotto controllo, a gestire e organizzare la vita del suo nucleo familiare secondo regole non sindacabili». Secondo gli inquirenti, per il marito, Elena Ceste era «ingestibile, dannosa e doveva essere eliminata, colpevole solo di aver messo in discussione la sua onnipotenza, il suo volere incondizionato su tutto e su tutti».

Secondo la ricostruzione che ha portato all'emissione dell'ordinanza di arresto, «l'odio maturato nel tempo», fin dall'autunno precedente, ha portato alla preparazione di «un piano estremamente articolato, ma approfonditamente meditato e studiato». «Il precipitare degli eventi è da collocare al 20 gennaio, quando un conoscente costigliolese di Elena la chiama al telefono, dopo diversi sms senza risposta: in quel frangente però il telefono della donna è in possesso del marito, che si trova proprio a poca distanza da quell'uomo. Buoninconti ha così modo di leggere il testo dei messaggi». È questo il Michele Buoninconti descritto dagli inquirenti sulla base delle loro indagini e perizie. Una descrizione che va ben oltre l'immagine di un credente che va a messa tutte le domeniche, recita il rosario, legge la Bibbia e canta le preghiere in auto; ben oltre il saper fare la pizza e le crostate; ben oltre l'accompagnare i figli a scuola e seguirli nelle attività.

Marta Martiner Testa

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