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Una bolletta da 0,02 centesimi«Pagherò l’Eni, ma a rate»
Cronaca

Una bolletta da 0,02 centesimi
«Pagherò l’Eni, ma a rate»

Non è la prima volta che l'ex presidente del Consiglio comunale Giovanni Boccia viene raggiunto da bollette bizzarre, almeno per l'ammontare della cifra richiesta. Alcuni anni fa Equitalia

Non è la prima volta che l'ex presidente del Consiglio comunale Giovanni Boccia viene raggiunto da bollette bizzarre, almeno per l'ammontare della cifra richiesta. Alcuni anni fa Equitalia intimò a Boccia il pagamento, attraverso regolare cartella, di "ben" 34 centesimi. Un debito con lo Stato che fu subito onorato sebbene l'invio della cartella fosse costato ad Equitalia più di quanto riuscì ad incassare. Pochi giorni fa Boccia è finito nelle maglie della burocrazia dell'ENI, pronta a battere cassa con una bolletta da 0,02 centesimi.

Un caso che ha dell'incredibile se non fosse che, in effetti, il credito di ENI è tecnicamente incontestabile. «L'ENI ha ragione perché quella bolletta è arrivata dopo la chiusura del contratto di mia madre, deceduta in autunno, la quale pagava le bollette tramite rid bancario su un conto cointestato con me -? spiega Boccia -? Deceduta lei, ho chiuso il conto e la bolletta, fatturata dopo, non è stata pagata ma rispedita al mittente. Allora l'ENI mi ha gentilmente sollecitato ad effettuare il pagamento entro il 18 aprile spedendomi il bollettino da 0,02 centesimi».

Boccia pensava che ogni bolletta con l'ENI fosse già stata saldata, compresa quest'ultima, ma "l'inaspettata" richiesta di denaro, tra capo e collo, l'ha decisamente "spiazzato": «E' chiaro che davanti a una cifra simile chiederò una dilazione del pagamento -? risponde tra il serio e il faceto -? anche perché se vado in posta devo sobbarcarmi 1,30 euro di bollettino mentre in banca sono circa 4 euro». Boccia ha chiesto spiegazioni, come suo diritto, al numero verde ma l'operatore gli ha suggerito di chiamare un altro ufficio contattabile, però, a pagamento. «Il problema è sul metodo perché siamo nell'era dell'informatica e davanti a certe cifre sarebbe il caso di lasciare perdere, magari inserendo dei filtri nei sistemi che sotto un certo ammontare del debito non stampino neanche la bolletta».

r.s.

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