Le accuse all’arrestata, già scarcerata, sono di lesioni, resistenza, violenza e danneggiamento
Era una donna di 48 anni, che abita in una frazione di Asti, alla guida del Fiat Doblò in fuga ieri sera, mercoledì, per le vie della città, inseguita da una Volante della polizia. Tutto è iniziato intorno alle 21 nella zona della Madonna del Portone. Il Doblò urta tre auto in sosta in via Al Santuario e si allontana: ma viene notato da una signora, che subito avvisa il centralino della Questura. I poliziotti di turno sulla Volante arrivano sul posto e vengono avvisati del fatto che quel veicolo è posteggiato poco lontano. Quando si avvicinano per parlare al conducente, questi ingrana la marcia e inizia la sua fuga, attraversando tutto il centro storico, fino ad arrivare in corso Alessandria, sempre tallonato dalla polizia e poi anche da un’auto della polizia municipale accorsa in ausilio.
Una situazione di grande pericolo e di cui non si conosceva l’esatta natura: dopo lo speronamento della Volante, del tentativo di investire un poliziotto, di diversi spari verso l’alto e dell’urto anche della vettura degli agenti della polizia locale, la vicenda si è concluso con l’arresto della donna, che non ha spiegato le ragioni della fuga. Si è saputo che hanno dato esito negativo i test sull’assunzione di alcol e droghe. Tutti, gli agenti dei due equipaggi e conducente del Doblò, sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso, dove è giunto lo stesso Questore Filippo di Francesco per rendersi conto dell’accaduto e delle condizioni dei feriti.
Questa mattina all’udienza in Tribunale è stato convalidato l’arresto e la donna, difesa dall’avvocato astigiano Aldo Mirate, è stata scarcerata in attesa del processo, già fissato per il 20 febbraio: le imputazioni sono di lesioni, resistenza, violenza e danneggiamento. «Un episodio che poteva concludersi con un bilancio ben più pesante e che ha destato grande preoccupazione – hanno sottolineato in conferenza stampa il Questore Di Francesco e il comandante della polizia municipale Riccardo Saracco – Dobbiamo mettere in risalto la grande professionalità con cui hanno operato tutti gli agenti, in particolare nella guida dei veicoli in mezzo al traffico di quell’ora, e la cautela con cui ha agito l’agente nella sua decisione di rivolgere gli spari verso l’alto».
Sul posto al lavoro anche la polizia scientifica, la Squadra mobile e una pattuglia della polizia stradale di Nizza, «intervenuta per rilevare l’incidente con grande competenza, in un’opera non facile». Danneggiata sia l’auto della polizia, una delle nuove Seat Leon giunte quest’anno alla Questura astigiana e che ha garantito una maggiore sicurezza di intervento, sia l’auto della polizia municipale, anch’essa tra le ultime arrivate in dotazione.
Marta Martiner Testa