Un tentativo di assalto alla tabaccheria della Coop di via Monti che poteva causare gravi danni, anche a chi si fosse trovato a passare nei paraggi. Ma, per fortuna, qualcosa nel piano dei banditi non
Un tentativo di assalto alla tabaccheria della Coop di via Monti che poteva causare gravi danni, anche a chi si fosse trovato a passare nei paraggi. Ma, per fortuna, qualcosa nel piano dei banditi non ha funzionato e il colpo è andato a vuoto. L'intera azione è stata registrata dalle telecamere di sorveglianza della zona. Intorno alle 4 di venerdì tutto è stato predisposto con l'obiettivo di far saltare le porte dell'ingresso laterale della tabaccheria del supermercato: una bombola di gpl collocata accanto alla porta, con un tubicino che si insinuava sotto l'infisso, e una striscia di materiale infiammabile che si allontanava facendola correre sul marciapiede. L'accensione avrebbe dovuto provocare la deflagrazione che, nei piani della banda, avrebbe fatto saltare la doppia porta del negozio: si sarebbe così aperta la via, forse, per una razzia di valori nella tabaccheria.
Sull'episodio avvenuto in via Monti indaga la Squadra mobile della polizia. La sezione della Scientifica ha effettuato i rilievi e sta esaminando il materiale impiegato per cercare di far saltare l'accesso della tabaccheria. Si esaminano anche i filmati registrati dalle videocamere. «Stiamo indagando in diversi direzioni e valutando varie ipotesi nell'obiettivo di definire gli esatti contorni del tentativo messo in atto dai banditi», sottolinea il Capo della Mobile Loris Petrillo. Tra le ipotesi che vengono fatte è che ci si trovi di fronte ad un tentativo di furto alla tabaccheria. Ma si valuta anche l'eventualità di un gesto intimidatorio. L'impressione da parte degli investigatori è però che l'azione sia stata maldestra fin dall'inizio. Ciò farebbe pensare ad una banda di persone non "professioniste". Ma non si esclude nessuna possibilità.
Continuano da parte della Squadra mobile anche le indagini sul rogo che ha interessato la scorsa settimana una pala meccanica dell'azienda "Ecoimpianti" di via Guerra. Un rogo notturno che ha provocato un danno da 150 mila euro, ma anche una grande amarezza da parte dei titolari della ditta. La polizia sta valutando se possano esserci collegamenti tra i due episodi, avvenuti nella stessa zona della città. Ma si escluderebbe, al momento, in base agli elementi disponibili, tale eventualità. Molto differenti in effetti le modalità di azione scelte per i due attentati, di cui uno è però fallito. Il pensiero è andato fin da subito al grave rischio che poteva correre chi si fosse trovato a passare in via Monti: lo scoppio della bomba avrebbe sbalzato la porta esterna verso la strada con grande violenza.
Marta Martiner Testa