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Ustionato in auto, muore in ospedale dopo un mese
Cronaca

Ustionato in auto, muore in ospedale dopo un mese

L’uomo, 81 anni, non ha retto alle gravi conseguenze delle ustioni riportate all’interno della sua auto che aveva preso fuoco nel cortile sotto casa

A quasi un mese dal grave incendio che lo ha coinvolto, Salvatore Trecarichi Scauzzo  è morto al Centro Ustionati dell’ospedale Niguarda di Milano.

L’uomo, 81 anni, non ha retto alle gravi conseguenze delle ustioni riportate all’interno della sua auto che aveva preso fuoco nel cortile sotto casa.

Era capitato il 23 agosto, quando l’uomo, poco prima delle 15, era sceso e aveva messo in moto la sua Ford Puma alimentata a gpl. Improvvisamente l’auto ha preso fuoco e Salvatore Trecarichi è rimasto imprigionato nell’abitacolo. Dall’auto le fiamme si sono propagate anche alla casa in cui l’uomo viveva con la moglie provocando danni gravissimi tanto che ancora oggi l’immobile è inagibile.

Sul posto, in seguito all’allarme lanciato dalla moglie, sono intervenuti medici, Vigili del Fuoco e Carabinieri. Liberato dall’abitacolo, l’uomo è stato ricoverato con ustioni di terzo grado sul 60% del corpo ma è deceduto tre settimane dopo senza mai riprendere conoscenza.

I famigliari, che si apprestano a dare l’ultimo saluto all’81enne ai funerali che si terranno lunedì mattina nella chiesa di San Paolo, si sono rivolti ad un avvocato per dare risposta ad alcune domande sulla dinamica degli eventi che hanno portato al tragico rogo.

Due i filoni di eventuali responsabilità che per conto della famiglia stanno valutando legali e tecnici dello Studio 3A cui si sono affidati la moglie e i figli: da una parte l’accertamento delle cause del rogo, visto che la Puma aveva l’impianto gpl e non aveva mai dato problemi al suo proprietario.

Ma c’è anche un’altra circostanza sulla quale i famigliari vogliono far chiarezza: «vogliono sapere – riferisce una nota dello Studio 3A – come mai si siano perse tante ore nevralgiche all’ospedale di Asti prima di trasferire il paziente in una struttura attrezzata con un centro grandi ustioni e perché il trasporto sia avvenuto in ambulanza. Al Niguarda, infatti, Salvatore Trecarichi è arrivato solo alle 9 di sera, dopo aver cercato invano un posto letto a Torino e uno a Genova e per una serie di disguidi non si è potuto utilizzare l’elisoccorso come sarebbe stato più logico».

Sulla tragica morte dell’astigiano è stato aperto un fascicolo in Procura ad Asti, seguito dal sostituto procuratore Giorgio Nicola che ha disposto l’autopsia sulla salma effettuata mercoledì scorso.

d.p.

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