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Gara di solidarietà per il viale “dei sospiri”
Cronaca

Gara di solidarietà per il viale “dei sospiri”

Un viale alberato, uno scenario romantico, due amici che scrissero una storia che avrebbe fatto sognare per decenni migliaia di persone. A volte gli eventi accadono per pura coincidenza, ma è

Un viale alberato, uno scenario romantico, due amici che scrissero una storia che avrebbe fatto sognare per decenni migliaia di persone. A volte gli eventi accadono per pura coincidenza, ma è innegabile che l’atmosfera di un luogo, al momento giusto, può influenzare un’opera d’arte e renderla unica e inimitabile. Parliamo dell’operetta di Giuseppe Pietri “Addio giovinezza”, rappresentata per la prima volta al Teatro Manzoni di Milano nel 1911, divenuta in seguito vari film e versioni televisive.

Il luogo, invece, è quel viale “della Paciuretta”, in tempi più recenti definito “dei sospiri” che con i suoi platani centenari è stato a lungo a Nizza il luogo ideale per passeggiate romantiche di molte giovani coppie (si trova al fondo di viale Umberto I). Lo scenario suggestivo fu da spunto, all’inizio del Novecento, per i poeti torinesi in villeggiatura Nino Oxilia e Sandro Camasio, librettisti della celebre operetta. Il secondo aveva a Nizza una “fiamma”, tale Dorina, a cui prese a prestito il nome per attribuirlo a un personaggio della vicenda.

Oltre un secolo dopo, “Addio giovinezza”, insieme allo scenario in cui fu scritto, la cosiddetta “belle epoque”, diventa a sua volta elemento scatenante per una serata a base di teatro, letture, immagini e musica a cura delle associazioni Pro Loco, L’Erca, Spasso Carrabile e l’albese Porto d’Arti. L’appuntamento è per venerdì sera alle 21, al Foro Boario nicese, ingresso libero. Durante la serata la scrittrice e ricercatrice storica Patrizia Deabate approfondirà le figure di Camasio e Oxilia, mentre protagonista a suo modo sarà anche lo stesso “viale dei sospiri” di Nizza: 10 anni esatti fa l’Accademia di Cultura “L’Erca” lo acquistò a un prezzo simbolico dai proprietari privati, lo inaugurò in grande stile e vi dedicò l’edizione 2004 del rinomato “Armanoch”.

Ora, però, i platani centenari avrebbero bisogno di una potatura, che viste le dimensioni richiederebbe una spesa piuttosto ingente. Per chi volesse contribuire a tutelare questo importante frammento di storia e bellezza locale, l’Erca sta raccogliendo donazioni: riferimento iban è IT93Q0608547590000000029709, relativo al conto corrente alla banca C.R. Asti.

Fulvio Gatti

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