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Valle San Giovanni, una strada dove si corre troppo
Cronaca

Valle San Giovanni, una strada dove si corre troppo

Sono 8 km di percorso tortuoso, tra curve a gomito, margini stretti e dossi. Ai lati i campi e qualche abitazione. Un perfetto campo di gara per i rally se non fosse che la SP105, meglio conosciuta

Sono 8 km di percorso tortuoso, tra curve a gomito, margini stretti e dossi. Ai lati i campi e qualche abitazione. Un perfetto campo di gara per i rally se non fosse che la SP105, meglio conosciuta come la strada di Valle San Giovanni, è da sempre una comoda scorciatoia che permette spostamenti rapidi tra Canelli e Nizza a chi al mattino e poi alla sera deve spostarsi lungo la direttrice Canelli-San Marzano-Nizza e vuole evitare il traffico che a imbuto convoglia nel centro di Calamandrana. Da settembre, però, questa non sembrerebbe più una scelta alternativa quanto piuttosto quella prediletta dagli automobilisti che recandosi al lavoro, sia in un senso che nell’altro, cercano di evitare il nuovo autovelox installato in Regione Monforte a Canelli. Di fatto, negli ultimi mesi il traffico lungo la stretta strada di Valle San Giovanni, è aumentato. Molte più macchine transitano per tutto l’arco della giornata con scarso entusiasmo da parte dei residenti.

A segnalare il problema in consiglio comunale è stato Oscar Bielli, consigliere di «Progetto Canelli», il quale ne fa prima di tutto una questione di sicurezza. «E’ una strada secondaria insidiosa – spiega Bielli – con curve e dossi che non concedono una buona visibilità e sulla quale, oltretutto, c’è chi transita a velocità sostenuta. Mi chiedo se l’amministrazione possa intervenire in qualche modo. Per lo meno nel territorio di sua competenza o di concerto con le altre amministrazioni vicine».

A prendere atto della segnalazione il primo cittadino, Marco Gabusi il quale ha esposto gli interventi attuati dal comune negli ultimi anni proprio in relazione alla  citata provinciale: «le criticità di quella strada in particolare sono note. Un anno fa il Comune ha realizzato una rotonda in Strada dall’antica Fornace proprio per ridurre la velocità del traffico in uscita. Il rischio per chi guida può incorrere lungo la serie di dossi del tratto iniziale ma la competenza del comune di Canelli arriva al primo dosso, dopo appena un chilometro dalla rotonda. Ricordiamo però che su quella strada vige il limite dei 50 Km orari. Gli automobilisti devono essere responsabili e rispettosi delle norme del codice della strada». Inoltre, l’ipotesi dell’installazione di dossi artificiali che consentirebbero di ridurre la velocità lungo il tratto di strada non è, si scusi il gioco di parole, percorribile. Dal Comune spiegano infatti che i dossi artificiali possono essere collocati esclusivamente lungo vie residenziali e che non siano percorribili dai mezzi di soccorso. La provinciale SP105 non fa parte di questa categoria.

A scoraggiare chi tiene il piede pesante sull’acceleratore potrebbero essere, invece, i controlli. Diego Zoppini, comandante della Polizia Municipale di Canelli ha dichiarato che sul tratto iniziale della provinciale, lungo Strada all’antica Fornace, i vigili compiono già una ferrea opera di controllo. Quanto al temuto autovelox, il suo destino è di rimanere dove si trova lungo la statale SS 592. «L’autovelox in zona Monforte è stato installato per chiare esigenze di sicurezza – spiega il comandante Zoppini – la velocità dei veicoli in transito era alta e pericolosa per i residenti». E un primo, positivo riscontro sembra arrivato: da settembre il numero degli incidenti in quel tratto di statale si è sensibilmente ridotto.

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