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Cronaca

Vandali al Teatro Balbo per “noia”: sono giovanissimi

Con un’indagine classica i carabinieri di Canelli hanno individuato i responsabili dei danneggiamenti: sono quattro ragazzini tra i 12 e i 14 anni

Giovanissimi i vandali del Teatro Balbo

Un’altra storia di ragazzini che combinano guai e danni per “noia” giunge in questi giorni da Canelli. Sono infatti giovanissimi i quattro che secondo i carabinieri della stazione canellese sarebbero responsabili dell’episodio di danneggiamento avvenuto lo scorso 15 febbraio all’interno del Teatro Balbo. Hanno tra i 12 e i 14 anni: tre di loro abitano a Canelli ed un altro a Calosso. Solo un ragazzino raggiunge l’età necessaria per essere considerato imputabile (14 anni) ed è quindi stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino; gli altri sono stati comunque segnalati alla stessa Procura.
L’attività d’indagine intrapresa dai carabinieri di Canelli, per far luce su un episodio che aveva destato allarme in città, ha dovuto far fronte alla difficoltà di non avere a disposizione testimoni del fatto o registrazioni di videocamere di sorveglianza.

Un’indagine con metodi classici

«L’indagine si è quindi sviluppata con metodi classici, senza alcun ausilio di tecnologia – sottolineano dal Comando dell’Arma astigiana – Il ritrovamento delle impronte delle scarpe lasciate dai vandali sulla patina di schiuma degli estintori sversati, aveva indirizzato le indagini su soggetti di giovanissima età». Infatti, raccolti i primi indizi e una volta individuato il gruppo di ragazzi nell’ambito del quale potevano trovarsi gli autori dei danneggiamenti, alcuni di questi, accompagnati dai genitori in caserma, di fronte ai militari avrebbero ammesso le loro responsabilità, attribuendo il proprio comportamento alla noia e alla necessità di trovare un modo per passare il tempo.
Il teatro, in disuso da alcuni anni, era stato seriamente danneggiato dallo sversamento degli estintori presenti nella struttura e dalla rottura di arredi e suppellettili.

m.m.t.

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