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Vandali in casa e violenze su animaliDa due anni l'incubo di un allevatore
Cronaca

Vandali in casa e violenze su animali
Da due anni l'incubo di un allevatore

Pierluigi Saracco, allevatore settantenne di Asti, da oltre due anni è vittima di ripetuti atti vandalici a danno della sua proprietà oltre a minacce e violenze inflitte ai suoi animali. «Ho perso

Pierluigi Saracco, allevatore settantenne di Asti, da oltre due anni è vittima di ripetuti atti vandalici a danno della sua proprietà oltre a minacce e violenze inflitte ai suoi animali. «Ho perso il conto delle rapine ormai, l’ultima volta hanno spaccato le finestre del piano superiore lanciando pietre e mattoni, poi hanno tagliato la catena che chiudeva il ricovero degli attrezzi e hanno preso tutto quello che sono riusciti a portare via», racconta. «Adesso tutte le porte di casa e magazzini sono dotate di sensori e se qualcuno prova a entrare scatta l’allarme. Ma non basta a scoraggiare questi delinquenti». L’episodio che ha più fatto soffrire Pierluigi è stata la barbara uccisione di una delle sue mucche.

«Hanno attraversano a piedi il campo che separa la mia proprietà dalla strada e dai palazzi del quartiere e sono entrati tagliando la rete di recinzione», spiega tra la rabbia e l’amarezza, mostrandoci le foto del povero animale martoriato, ma anche delle impronte lasciate sul terreno appena arato e delle bottiglie vuote abbandonate sul prato. Gli chiediamo se ha mai ricevuto minacce dirette o percosse o se altri animali sono stati feriti. «Non mi hanno mai toccato, per ora. Se vedono che c’è qualcuno in casa, scappano. Però sono morte altre mucche, e sono sicuro che siano state avvelenate: di punto in bianco smettono di mangiare e nel giro di qualche giorno si lasciano morire. Ne ho già perse due così dall’inizio dell’anno: una a gennaio e la seconda appena dieci giorni fa. Ho sporto denuncia, ma non serve a nulla».

Pierluigi vive solo nella grande casa a metà collina, tra il cimitero e corso Alba, ereditata dai genitori insieme all’azienda agricola, ma da qualche tempo il suo ex vicino di casa Lorenzo va da lui a passare la notte. «Siamo arrivati al punto di dormire a turni, mentre l’altro sta di guardia a controllare che nessun malintenzionato salga dal prato sotto la stalla. E pensare che un tempo era una casa tranquilla: non mi preoccupavo nemmeno di chiudere la porta». «Con il ripetersi di questi episodi vandalici e violenti ho deciso di venire a dormire qui – conferma Lorenzo – È una situazione incredibile, più volte ho sorpreso degli intrusi nel cortile, gruppi di quattro o cinque uomini con un marcato accento straniero».

Pierluigi è amareggiato, sconsolato, ma anche molto arrabbiato, stufo di sentirsi in balia di un gruppo di delinquenti che pare lo abbiano preso di mira. «Quando ho denunciato intrusioni e atti vandalici alle forze dell’ordine sono arrivate solo dopo ore. Ma così non si può vivere, non è giusto. Sono un onesto cittadino, ho sempre pagato le tasse e ho diritto di essere tutelato. E invece mi sento in pericolo in casa mia!» Qualche anno fa, tra l’autunno del 2012 e l’estate del 2013, il signor Saracco era già stato coinvolto in spiacevoli episodi che lo avevano portato a sporgere denuncia per minacce nei confronti di una coppia di stranieri che aveva ospitato in casa sua, offrendo un posto dove vivere e la possibilità di un lavoro con contratto a giornata.

Marzia Barosso

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