Assente alla terza udienza
Assente alla terza udienza del processo che lo vede imputato di danneggiamenti gravi ad una decina di automobili parcheggiate in piazza Catena, il profugo 22enne proveniente dalla Guinea non si trova da nessuna parte.
Ieri, in tribunale ad Asti, ha testimoniato il dottor Occhionero, perito incaricato dal giudice Carena di stabilire se l’imputato era in grado di intendere e di volere.
Positiva la risposta dello specialista, seppur abbia ricordato come lo stesso ragazzo fosse stato sottoposto ad un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) pochi giorni dopo l’arresto per i parabrezza spaccati in piazza Catena e che, anche in seguito, abbia manifestato un disturbo comportamentale nella gestione della rabbia.
Ultimo avvistamento al Centro di Rimpatrio di Torino
Il ragazzo, originariamente ospitato nel centro di accoglienza all’ex seminario, dopo l’arresto era stato destinato a una casa di accoglienza di Castello d’Annone ma ha fin da subito violato il divieto di avvicinarsi al capoluogo astigiano. La Questura, dopo l’ennesimo episodio di minacce alla responsabile della struttura, ha disposto il suo trasferimento al Centro per il Rimpatrio di Torino in attesa della definizione dell’iter giurisdizionale volto al definitivo rigetto o accoglimento dell’istanza per il riconoscimento dello status di rifugiato politico, già negato in prima istanza dalla Commissione Territoriale di Torino.
Pochi giorni fa, però, secondo informazioni non confermate al difensore Laura Novara e al perito Occhionero, il ragazzo sarebbe stato espulso e si sarebbe allontanato dal Centro di Torino.
L’udienza è stata rinviata a settembre previa verifica, disposta dal giudice Carena, dello status dell’imputato e della sua permanenza in Italia o del suo espatrio.