Le insistenti piogge dei giorni scorsi sono la causa di un singolare affioramento scoperto nella giornata di mercoledì. Delle ossa umane sono venute alla luce da un terreno che si trova
Le insistenti piogge dei giorni scorsi sono la causa di un singolare affioramento scoperto nella giornata di mercoledì. Delle ossa umane sono venute alla luce da un terreno che si trova all'esterno delle mura perimetrali del cimitero di Variglie, alle porte della città, accanto alla vicina chiesetta. Le abbondanti precipitazioni hanno probabilmente fatto cedere il terreno in alcuni punti, provocando uno smottamento e una successiva mini frana a ridosso di quelle che dovevano essere antiche fosse sepolcrali.
Il movimento del terreno ha provocato il rinvenimento di alcuni resti, parti di scheletri, subito notati da un passante. Dell'accaduto è stata immediatamente avvisata la polizia, che ha provveduto a far intervenire l'Asp per il recupero, la rimozione e il successivo trasporto delle ossa nel cimitero urbano di viale Don Bianco.
«Il sito del rinvenimento corrisponde a quello di un antico cimitero, secondo le informazioni di cui disponiamo -? spiegano in Questura -? Era già accaduto in passato che resti di salme di altre epoche affiorassero da quel terreno». Le ossa rinvenute a ridosso del cimitero di Variglie potrebbero addirittura risalire ad un'Età prenapoleonica, quando non erano ancora in vigore le leggi che prevedono l'obbligo delle sepolture in apposite aree cittadine delimitate dal resto del contesto urbano. Curioso fu anche molti anni fa il ritrovamento di alcuni scheletri a poche centinaia di metri del casello autostradale Asti Ovest.
r.s. e m.m.t.