E’ partita da un caso astigiano l’eccezione di costituzionalità sulla norma che blocca l’esecuzione degli sfratti per morosità applicata durante il periodo Covid.
Foralmente è stata avanzata dal giudice del tribunale civile di Savona, Eugenio Tagliasacchi, ma il caso che si è trovato di fronte riguarda una giovane vedova astigiana che aveva affittato un alloggio sulla riviera ligure, unica eredità del marito morto tragicamente. Lei e il marito conducevano insieme un’attività commerciale, ma con la morte dell’uomo, lei l’ha lasciata andare e si è trovata da sola a tirare avanti.
La donna ha ereditato un alloggeto al mare dal marito, che a sua volta lo aveva ereditato dalla madre. Lo aveva affittato per 360 euro al mese che per lei rappresentavano una importante entrata vista la sua precarietà lavorativa. L’inquilino però non ha pagato, lei, assistita dagli avvocati Vitello e Porricolo ha avviato la causa per liberare l’appartamento ma la norma blocca sfratti del Covid ha interrotto l’iter. E per lei, piccola proprietaria di immobili senza altri redditi, è iniziato un calvario. Il giudice savonese, nel suo ricorso, solleva dubbi sulla sospensione automatica e generalizzata dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili precludendo al giudice ogni margine di prudente apprezzamento del caso concreto. Non gli viene consentito di fare una valutazione fra le condizioni economiche dell’inquilino che non paga e di quelle del proprietario quando, come in questo caso, vive quasi solo esclusivamente del canone di locazione.