Dire che fosse un tipo vendicativo non rende l’idea parlando di una donna che è sotto processo, in tribunale ad Asti, per rispondere dei reati di accesso abusivo al sistema informatico e diffamazione. La vittima è il suo ex fidanzato con il quale aveva avuto una lunga e intensa relazione.
Ma quando sono cominciati i litigi, la donna si è spinta molto oltre alle consuete recriminazioni che si possono vedere in una coppia che non va più d’accordo.
Prima è andata sulla pagina Fb del fidanzato, senza il consenso di quest’ultimo e, anzi, a sua insaputa, per andare a controllare i messaggi su Messenger alla ricerca di conversazioni con altre donne. Sul suo profilo Facebook, non paga di aver curiosato su Messenger, ha fatto invece delle pesantissime dichiarazioni nei confronti dell’uomo. Gli ha dato dell’ubriacone, ha detto che l’aveva tradita, maltrattata, che era pieno di amanti e che faceva uso di droga.
Anzi, ha affermato che lui stesso forniva droga alle sue svariate amanti. Tutto per metterlo in cattiva luce con la famiglia, i colleghi di lavoro e gli amici.
Per quanto riguarda i maltrattamenti che ha descritto sul post “incriminato” aveva anche denunciato l’ex fidanzato ai carabinieri e per diverso tempo l’uomo fu sottoposto agli arresti domiciari con braccialetto elettronico per verificare che mantenesse il divieto di avvicinamento alla donna. Ma il processo, alla fine, gli ha dato ragione.
Per questo reato infatti, l’uomo, difeso dall’avvocato Alberto Bazzano, è già stato assolto con formula piena e gli è stata restituita la libertà di movimento.
Ora si è costituito parte civile nel processo contro la ex fidanzata per quanto scritto su Facebook e per quell’incursione poco gradita sui suoi social. Nei giorni scorsi si è tenuta la prima udienza. Il processo è stato aggiornato a metà marzo.