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Via Natta, il mistero della zona bluintorno ai cancelletti
Cronaca

Via Natta, il mistero della zona blu
intorno ai cancelletti

Aveva ragione l’allora enfant prodige della musica astigiana Cotto quando si lamentava della battuta dei giovinastri locali: “ad Asti non succede mai niente”, tanto da riempirne un intero

Aveva ragione l’allora enfant prodige della musica astigiana Cotto quando si lamentava della battuta dei giovinastri locali: “ad Asti non succede mai niente”, tanto da riempirne un intero manifesto. E invece di cose ne succedono e molte. Fenomeni molto para e a volte anche poco normali. E se siete rimasti stupiti per i meravigliosi cerchi nel grano di Robella, non potete davvero perdervi le mirabolanti strisce blu intorno ai cancelletti. Che sono comparse qualche notte fa nel cuore di alcune vie del centro. E che sembra si stiano velocemente moltiplicando.

Diverse e inquietanti le varie ipotesi al vaglio del comitato di quartiere che si è appena riunito in sessione plenaria per combattere il fenomeno. «Chissà se le hanno disegnate dall’alto – dice una signora che osserva attenta – Invece, se è stato un ingegnere, sicuramente è di Alessandria» si lascia scappare un anonimo e attempato ingegnere locale che sembra stia dirigendo le manovre di inchiesta. E se la domanda rimane sempre la solita “to be or not to be” qui o è nato prima il cancelletto o la striscia blu. Resta da dire che la cosa migliore, è come suggerisce di fare l’adesso assessore Cotto «facciamo come la gallina che è un animale intelligente quando fa l’uovo avverte».

Ecco chi ha fatto l’uovo avverta. Anche perché già ci immaginiamo una città invasa da strisce blu intorno ai balconi o alle bici in sosta e magari intorno ai carrelli del supermercato. «Mi spiace signora è in contravvenzione non ha pagato il parcheggio del passeggino» – sembra già di sentire con orrore. Ma l’ipotesi più agghiacciante è quella che l’abbiano fatto apposta. Per dare a tutti noi un segnale un po’ come si fa nei paesi del sud o in Messico. Avete voluto la sosta gratis le due settimane centrali di agosto. Ok, questo è quello che vi aspetta appena arriva settembre.

Lodovico Pavese

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