Intensa mattinata di lavoro per il Nucleo SAF (speleo-alpino-fluviale) e NBC (Nucleo Biologico Chimico) del Comando provinciale di Asti dei Vigili del Fuoco per una esercitazione singolare.
Fin dalla mattinata sono state approntate due postazioni di soccorso e intervento per simulare un intervento nella parte di Rio Crosio chiusa e “intubata” sotto il quartiere Torretta.
Una prima postazione è stata allestita in via Buozzi, in corrispondenza al tombino di accesso davanti all’Ufficio Postale, mentre l’altra è stata piazzata sulla piazzola del parco Lungoborbore, di fronte al parcheggio Aumai dove le acque del Rio Crosio (quando ci sono, non come in questo periodo di siccità) confluiscono e si gettano nel torrente Borbore dopo aver attraversato oltre un chilometro sotto strade, palazzi e piazze.
In questa postazione hanno operato i Vigili del fuoco specialisti in NBC, guidati dal vice coordinatore Omar Delmonte: a loro il compito di provare una simulata contaminazione batteriologica dentro il grande tunnel di latta che rappresenta l’ultima parte di rio.
Uomini completamente vestiti con appositi dispositivi e dotati di bombole si sono addentrati, in gruppi e momenti diversi, fin a raggiungere i colleghi che, dalla postazione SAF di via Buozzi, sotto il coordinamento del capo reparto Francesco Cavalli, si sono calati nel tombino per raggiungere la persona da salvare.
In questa esercitazione si era ipotizzato il malore di un operaio addetto all’ispezione e alla manutenzione del corso d’acqua sotterraneo. Un intervento che deve però essere fatto in sicurezza con l’accertamento di eventuali presenze tossiche o di pericolo batteriologico nel tunnel.
Tanti i curiosi che hanno assistito all’esercitazione che si è conclusa con il recupero del “finto infortunato”.
(Photogallery Ago)