Ha rischiato di fare la fine di un cinghiale ma la buona stella lo ha spostato di mezzo metro dalla traiettoria di un pallettone sparato da un cacciatore. A raccontare la sua avventura, dopo il grande
Ha rischiato di fare la fine di un cinghiale ma la buona stella lo ha spostato di mezzo metro dalla traiettoria di un pallettone sparato da un cacciatore. A raccontare la sua avventura, dopo il grande spavento preso, è un uomo che abita in un paese vicino a Villafranca, L.B., dopo aver sporto denuncia ai carabinieri della locale stazione.
«Stavo tornando a casa -ha raccontato – e viaggiavo sulla mia auto da Villafranca sulla strada provinciale verso Montafia. Avevo appena superato il cavalcavia sull'autostrada, quando ho sentito un fortissimo colpo. Lì per lì non mi sono proprio reso conto di cosa potesse essere stato. Avendo una macchina già vecchiotta, ho pensato che si fosse trattato di un brutto guasto meccanico o dello scoppio di uno pneumatico».
L'uomo, a quel punto, sceglie un punto non pericoloso della strada e accosta per scendere e andare a verificare cosa avesse provocato il boato. Solo quando scende ed ispeziona l'auto si accorge di un grosso buco sulla carrozzeria, dalla parte sinistra, fra il parafango e il cofano. Incuriosito si avvicina e scopre che si tratta di un colpo di pallettone, le munizioni che vengono usate nella caccia al cinghiale. Si guarda intorno e vede alcuni cacciatori dileguarsi qualche decina di metri più in là, con cani e fucili.
«A quel punto ho chiesto l'intervento dei carabinieri che sono subito arrivati e hanno fatto i rilievi nel luogo in cui ho visto il gruppo di cacciatori – ha raccontato l'uomo – prima di raccogliere la mia denuncia in caserma». Al di là del danno alla carrozzeria all'automobile, è il pericolo sfiorato a non dar pace all'uomo: «Bastava mezzo metro più indietro e mi avrebbe colpito in pieno mentre guidavo. Capisco le esigenze di contenere il numero di cinghiali, ma non devono andarci di mezzo anche i cristiani».
d.p.